Medici di famiglia, la carenza costringe Regione ad assegnare 1800 pazienti per ogni professionista
E’ una situazione che si sta aggravando con il passare delle settimane e preoccupa non poco i pazienti che cominciano ad avvertire disservizi dovuti ai troppi impegni dei medici. Il tema medici di famiglia non è rimasto inascoltato tanto da spingere il Governatore del Veneto Luca Zaia, assieme all’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, a correre ai ripari aumentando il numero di degenti per ogni professionista, passando da 1500 a 1800.
La nuova delibera prevede una durata di un anno con scadenza al 31 dicembre 2022, in modo da reintegrare in questo arco di tempo i tanti medici andati in pensione, con paesi scoperti da servizio. Come spiegato dall’Assessore alla Sanità Lanzarin i medici in graduatoria sono 600. Ma questo potrebbe non bastare perché possono scegliere di non andare in certe zone a causa, ad esempio, di altri incarichi non gestibili per lontananza. Ai medici che sceglieranno di aumentare il numero dei propri assistiti si verrà riconosciuto un extra di 2 euro per ognuno di loro in eccedenza. Anche le attività assistenziali effettuate dalla guardia medica vedranno aumentare la tariffa a fronte di un aumento di prestazioni, passando da 32 a 40 euro lordi l’ora.
Le nuove disposizioni introdotte dalla Regione Veneto, dunque, qualora dovessero trovare riscontro positivo di tutti i medici di base, avranno un incidenza totale di 52 milioni di euro per l’anno 2022, soldi attualmente disponibili nel fondo sanitario regionale CSA. Questa è la misura massima per medico di famiglia e guardia medica, bisognerà capire quanti accetteranno di aumentare i propri pazienti visto che si tratta di una libera scelta.
A commentare l’attuale situazione è il segretario della Fimmg Veneto Domenico Crisarà, che sul quotidianosanità.it punta il dito contro il sistema ed evidenzia “il disagio tra i medici e il malumore tra i pazienti è evidente. Nel 2002 era stato lanciato l’allarme, sono passati molti anni e non si è ancora risolto. E siamo solo agli inizi, ne vedremo delle belle. In Consiglio depositata una mozione del Pd per sollecitare la Regione a investire sulla medicina generale. “Serve sicuramente un intervento a livello nazionale, ma la Regione può e deve fare di più”