Covid, rientro a scuola, per l’Associazione Presidi “potrebbero mancare 40mila docenti”
Conto alla rovescia per il rientro a scuola e arriva l’allarme di Antonello Giannelli, numero uno dell’Associazione Nazionale Presidi. Allo scoccare della campanella “mancheranno migliaia di docenti. Saremo costretti a ridurre l’orario di lezione o a mandare a casa i ragazzi perché non troveremo i supplenti”.
Per Giannelli il ritorno dai banchi potrebbe essere falcidiato dalla mancanza di circa 40mila docenti, se si contano gli insegnanti sospesi perché non hanno provveduto a vaccinarsi entro i venti giorni previsti, quelli positivi al Coronavirus e quelli in quarantena perché contatti a rischio. ” Sia chiaro – ha aggiunto Giannelli – è solo una stima basata sul numero di maestri e professori assenti nelle diverse regioni. Dati certi non ce ne sono: non li hanno le Asl che non sono tenute ad un’anagrafe per categorie professionali, non li hanno i ministeri dell’Istruzione e della Salute”.
La ricerca dei supplenti è complicata da diversi fattori: innanzitutto perché i contagiati sono ormai troppi e anche nelle graduatorie d’istituto o nelle “messe a disposizione” c’è gente con il Green pass revocato. Il secondo motivo consiste nell’estrema imprevedibilità dei giorni di supplenza. chi accetta di effettuare una sostituzione non ha infatti alcuna garanzia sul numero dei giorni di supplenza. Un insegnante non vaccinato può infatti decidere di effettuare il vaccino da un giorno all’altro e ha diritto di tornare in cattedra. Allo stesso modo, gli insegnanti contagiati non possono sapere se a fine quarantena il tampone sarà negativo o meno.
Per questo Giannelli ha avanzato una proposta al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “ho chiesto che in sede di conversione di Legge del Decreto 172 si stabilisca che la durata di sospensione di chi ha deciso di non vaccinarsi sia almeno di quindici giorni. Questo darebbe più garanzie a chi accetta una supplenza”.