Muore a 39 anni per un tumore: si era sentito male nella sua lavanderia, appena aperta
Schio è il lutto per la perdita di Andrea Marchioro, imprenditore di soli 39enne, mancato il giorno dell’Epifania all’ospedale di Asiago.
Persona molto conosciuta, buona, semplice e dal cuore d’oro, attaccatissimo alla famiglia e al suo cane Virgola, aveva aperto lo scorso 10 ottobre una lavanderia self-service in via Strasseggiare, nel quartiere di Santa Croce a Schio. Non ha però neppure avuto il tempo di godere i frutti del suo impegno e della sua dedizione, perché a inizio novembre, proprio sul posto di lavoro, era stato colto da un malore: ricoverato prima a Santorso e poi ad Asiago, non si è più ripreso. Fino all’esito fatale, lo scorso 6 gennaio.
A spiegare l’accaduto son stati proprio i suoi cari sul sul profilo Facebook, anche per non alimentare supposizioni infondate: “Il caro Andrea ci ha lasciati a causa di un male incurabile e latente di cui purtroppo per troppo tempo non è stato consapevole. A seguito di un mancamento è stato ricoverato all’ospedale di Santorso, il primo di novembre, dove i medici, dopo una operazione in-extremis ed ininterrotte analisi e check-up hanno constato il ‘più nulla a procedere’. Medesimo epilogo da parte dei medici dell’ospedale di Asiago, in cui era stato trasferito, vista la chiusura di taluni reparti causa epidemia in atto”.
“Ringraziamo tutto il personale ospedaliero – prosegue il post – che si è adoperato con estrema umanità in questo lungo percorso durato più di due mesi, consci che tutto il meglio possibile è stato fatto. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno manifestato il loro pensiero di cordoglio”.
Andrea Marchioro lascia la madre Antonella (aveva perso il padre qualche anno fa) e il fratello Daniele. Il funerale è fissato per domani, 10 gennaio, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Santa Croce a Schio. I suoi numerosi amici (che in queste ore stanno affollando il suo profilo Facebook con tanti ricordi) invitano quanto volessero a ricordarlo con un pensiero, di scriverlo e depositarlo in una cesta che sarà posta all’ingresso della chiesa: tutti i messaggi verranno poi consegnati alla famiglia.