Fiamme Gialle chiudono studio di un fisioterapista non in regola con l’obbligo vaccinale
Per le leggi vigenti si tratta di una condotta illecita, vale a dire di esercizio abusivo di una delle professioni sanitarie vincolate all’obbligo vaccinale, ed è così che la Guardia di finanza di Bassano del Grappa è intervenuta per mettere i sigilli (provvisori) a uno studio di fisioterapia annesso ad un’erboristeria, sito nella stessa città.
A ufficializzare la notizia della chiusura temporanea di un ambulatorio occupato da un noto fisioterapista che finora ha rifiutato di sottoporsi al vaccino anticovid è stato il comando provinciale delle Fiamma Gialle, dopo il controllo avvenuto nei giorni scorsi. Il nome del professionista e la denominazione relativo studio al momento non sono stati diffusi.
Il fisioterapista bassanese, dopo l’apposizione dei sigilli all’ingresso, è stato denunciato in Procura di Vicenza dai militari che hanno eseguito l’operazione. Sulla base delle normative attive in fase di emergenza pandemica, l’uomo viene accusato di esercizio abusivo della professione in ambito sanitario. Nonostante gli fosse preclusa l’attività ordinaria dopo la sospensione, è stato accertato come continuasse a ricevere clienti/pazienti da curare.
Si tratta di uno dei primi casi riscontrati in provincia dell’applicazione del disposto, dopo le segnalazioni acquisite dalla Guardia di finanza, provenienti dalle autorità sanitarie e dagli ordini di categoria dopo l’incrocio della banche dati nominali. Sulla base di questa prima fase di investigazione, gli operatori incaricati delle Fiamme Gialle si sono poi dedicati a raccogliere prove sul “campo”, attraverso osservazioni oculari e testimonianze raccolte da parte di chi usufruiva dei servizi, fino a cogliere in flagranza di reato il fisioterapista a stretto contatto con un paziente, come viene specificato nella nota diffusa dal comando provinciale.
Inoltre, nel corso della perquisizione dello stabile, nei locali interni contigui è emerso come l’attività di riabilitazione coincidesse con l’erboristeria, circostanza su cui sono in corso altri accertamenti e che potrebbe aggravare la posizione del proprietario. L’identità della persona denunciata rimane sotto riserbo fino a conclusione delle indagini e sarà resa nota solo in caso di condanna. Intanto il magistrato di turno ha convalidato l’operato delle GdF e nel contempo la diffusione della notizia, ritenuta di interesse per l’opinione pubblica, sulla base delle recenti disposizioni.
“Mi complimento con il maggiore Potenza e con i suoi collaboratori del Gruppo della Guardia di Finanza di Bassano del Grappa – ha commentato il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana, Carlo Bramezza – per l’operazione condotta. Innanzitutto perché rappresenta un’importante forma di tutela dei cittadini in un momento di massimo rischio di contagio. Inoltre si è trattato di un’operazione all’insegna della chiarezza e della trasparenza, che ci consente di riaffermare ancora una volta che esiste un sistema anche di controlli che funziona, senza eccezioni, e che non possono esserci scorciatoie per quei sanitari che continuano a esitare di fronte alla vaccinazione, nonostante ogni evidenza scientifica. Tanto più mentre la grandissima parte dei loro colleghi sta lavorando senza sosta per gestire le conseguenze di questa nuova ondata di contagi e ricoveri”.