Firmato il nuovo Dpcm in vigore dal 1 febbraio. Indicati i luoghi dove è necessario il Green Pass
Firmato il Dpcm che indica le attività commerciali in cui non sarà necessario il Green Pass per continuare ad accedervi. La firma è stata posta dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, ed il nuovo decreto entrerà in vigore il 1 febbraio.
Secondo il nuovo decreto, il certificato verde non è richiesto per “esigenze alimentari e di prima necessità esigenze di salute, per le quali è sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie, incluse quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori e per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice”. Il decreto specifica però che “eventuali accompagnatori, per rimanere all’interno delle strutture residenziali, socio assistenziali, sociosanitarie e hospice dovranno aver fatto il booster oppure avere l’esito di un tampone negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti se hanno solo due dosi di vaccino o sono guariti dal virus”.
Per quanto riguarda gli apparati di giustizia e sicurezza, il nuovo Dpcm indica che “è consentito l’accesso agli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti”. Inoltre, continua il decreto “è consentito l’accesso senza certificazione agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di soggetti vittime di reati o di richieste d’interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività d’indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata”.
Per ritirare la pensione alla Posta sarà invece necessario avere il Green Pass. Salta quindi la norma inserita nella bozza con la quale erano considerate “esigenze essenziali e primarie” quelle “indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito”.