Quirinale: Silvio Berlusconi rinuncia al Colle
Silvio Berlusconi scioglie la riserva e rinuncia alla candidatura per il Quirinale. Il Cavaliere non partecipa al vertice di centrodestra e fa annunciare il passo indietro con una nota. L’ex premier ha spiegato che, una volta fatte le sue verifiche, ha deciso di ritirarsi. Forza Italia farà una proposta condivisa con tutta la coalizione, indicando un nome che sia all’altezza della situazione. Draghi deve completare l’opera e restare a palazzo Chigi, la comunicazione del leader di Forza Italia.
Secondo alcune indiscrezioni da alcuni giorni Silvio Berlusconi si sarebbe sottoposto a controlli medici al San Raffaele di Milano, dove sarebbe arrivato già da qualche giorno. Ci sarebbero quindi anche motivi sanitari dietro la scelta di non rientrare nella Capitale in queste fasi cruciali delle trattative per il nuovo Capo dello Stato e dietro la sua assenza oggi al vertice del centrodestra. Il Cavalieri infatti, ha affidato la sua posizione ad una nota scritta, letta dalla senatrice fedelissima, Licia Ronzulli, collegata via zoom con gli altri leader della coalizione.
E queste le prime reazioni. E’ stata una “giornata importante, per il centrodestra e per l’Italia. Ora vediamo se a sinistra continueranno a dire di no a tutte e tutti” afferma Matteo Salvini. Il leader della Lega ha definito la rinuncia del leader di Forza Italia all’elezione al Colle “una scelta decisiva e fondamentale, un grande servizio all’Italia e al centrodestra” ed ha ribadito che “il centrodestra lavora a una rosa di nomi, tutti di altro profilo”.
Il centrodestra “non è maggioranza e non ha quindi diritto di prelazione sul Quirinale, lo abbiamo detto fin dall’inizio”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aggiungendo: “Ora, col ritiro di Berlusconi e lo scontro deflagrato all’interno del centrodestra, tutto è chiaro. Ora ci vuole un accordo alto su un nome condiviso e un Patto di Legislatura”. Infine fonti del M5s lanciano un appello perché “le forze politiche agiscano rapidamente: l’attuale esecutivo continui a pieno regime, scongiurando rallentamenti che in questa fase sarebbero letali per il Paese. Conte continuerà la sua azione di confronto e contatto con i leader, che già ha portato i suoi frutti, nell’esclusivo interesse dei cittadini che si aspettano questo – e non tatticismi di quart’ordine – dal partito di maggioranza relativa”.