Stalking comprovato, stavolta la vittima è un uomo. Scatta il Codice Rosso, nei guai una 22enne
I carabinieri di Schio hanno certificato degli atti persecutori e danneggiamenti condotti da parte di una ragazza di 22 anni di Velo d’Astico, nei confronti di una sua ex “fiamma” residente a Schio. Una relazione sentimentale che, evidentemente dopo essere finita male rispetto alle aspirazioni della giovane velese, aveva fatto scattare in lei una vera e propria ossessione nei confronti del fidanzato perso.
Circostanze prolungate e verificate dai militari dell’Arma locale che sono vale due denunce in Procura di Vicenza nei confronti della donna vicentina dal cuore infranto, e l’applicazione delle misure del Codice Rosso. Si tratta di uno dei pochissimi casi in provincia, finora, in cui la vittima delle attenzioni persecutorie configurabili come stalking è una persona di genere maschile, che gode della stessa tutela quando parte offese e potenzialmente a rischio.
Lo stesso “ex” a un certo punto era ricorso ai carabinieri della stazione scledense per far finire una vicenda che aveva preso una piega pericolosa, inaugurata l’estate scorsa dopo la rottura del fidanzamento: da luglio 2021, infatti, il giovane scledense aveva annotato una serie di episodi multipli “fuori dalle regole”, da telefonate a messaggi insistenti e post offensivi sui social, fino a lamentare anche dei danni alla sua auto nello scorso mese di settembre. “Armata” di un rastrello, la 22enne è arrivata al punto di scagliarsi sulla vettura, lasciando graffi evidenti sulla carrozzeria.
Sembra che la ragazza avesse creato numerosi profili fake su Facebook al fine di proseguire con le morbose attenzioni nei confronti dell’amato preso sotto bersaglio. Condotte peraltro ben conosciute nell’ambito dello stalking e dalle forze dell’ordine, che hanno così informato come da nuovi protocolli la Procura di Vicenza dei fatti accaduti, con procedura d’urgenza e attraverso ii poteri concessi in via preventiva. A quel punto sono state autorizzate le misure del Codice Rosso, con il deferimento della ragazza di Velo d’Astico e l’applicazione delle misure di divieto di avvicinamento alla presunta vittima di reati di natura persecutoria.