Quattro arresti e sequestro ingente di droga, interrotte le scorribande della “Bmw nera”
Dopo lunghi mesi di attività criminale ininterrotta sono finalmente stati consegnati alla giustizia i quattro malviventi di quella che era diventata la “banda della Bmw nera“. Sono state imponenti e intense le operazioni investigative condotte dalla Compagnia dei carabinieri di Bassano del Grappa coadiuvati dai carabinieri di Treviso che nella giornata di ieri, mercoledì 9 febbraio, hanno messo la parola fine all’attività criminale della banda. Dopo aver seminato il panico nel periodo tra agosto e novembre 2021 la Procura della Repubblica di Vicenza ha avviato gli accertamenti a seguito di numerosi furti avvenuti in abitazioni private ed esercizi commerciali.
L’operazione denominata “Enea” ha visto il prezioso contributo anche dei carabinieri di Montebelluna a cui si sono aggiunte unità cinofile del Nucleo di Torreglia. I malviventi in questi mesi riuscivano a mettere a segno anche più colpi nella stessa giornata, il metodo era sempre lo stesso: spaccatura dell’ingresso con danni ingenti e, travisati, entravano indisturbati nei luoghi scelti per rubare qualsiasi cosa avesse un valore. L’importo del materiale trafugato compreso denaro contante si aggira sugli 80 mila euro. Il Gip di Vicenza ha disposto l’arresto nei confronti di Enea Gjyra, 26enne di nazionalità albanese e Denis Pivetta, 45enne italiano, nei loro confronti è scattata anche la perquisizione delle abitazioni. Nella residenza di Gjyra sono stati trovati 1,687 chilogrammi di marijuana, sostanza stupefacente che gli inquirenti imputano al soggetto come possesso ai fini di spaccio.
Contestualmente, i militari, hanno effettuato ulteriori accertamenti nei confronti dei conviventi, Aledon Qarku 29enne albanese e Tetiana Mishchenko 34enne ucraina trovando 625 grammi di marijuana. Entrambi sono finiti in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Un quinto soggetto, B.O. anch’egli albanese di 39 anni è stato deferito in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di 1 grammo di cocaina, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Quanto rinvenuto, è stato posto in sequestro, in attesa di disposizioni dell’autorità giudiziaria competente.
Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alle vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.