Nuova vita per il compendio termale, al via il bando per la concessione
Il compendio termale di Recoaro Terme cerca un nuovo gestore dopo le passate gestioni culminate con poca fortuna, anche a causa del ridotto periodo di concessione. La regione Veneto lancia un nuovo bando notificato dalla Soprintendenza all’Amministrazione regionale in data 11 febbraio 2022. Le “Fonti Centrali” e i suoi immobili all’interno del parco di 220 mila metri quadri sono vincolati ad interesse culturale e pertanto verranno affidati con particolari condizioni. Le fonti Lelia, Lora, Lorgna, Amara e Nuova, che sgorgano dal 1689, sono pronte a tornare al servizio dei visitatori sia per cure fisiche che a scopo di benessere e relax.
Il bando è disponibile online, nel sito istituzionale della Regione alla sezione “Bandi,
Avvisi e Concorsi” ed è aperto fino alle ore 12 del 17 marzo 2022. “Con questo bando intendiamo avviare un percorso di sviluppo che valorizzi e riqualifichi il compendio termale regionale nel suo complesso – specifica l’assessore al Patrimonio e al Demanio del Veneto, Francesco Calzavara -. Un bene inserito nel patrimonio regionale che oggi richiede un programma di investimenti capace di valorizzare l’offerta termale anche nel lungo periodo. I benefici legati ai percorsi di cura con le acque termali rappresentano, infatti, un asset anche in termini turistici e potranno generare opportunità economiche e occupazionali per il futuro di tutta l’area”.
Il progetto di riqualificazione e gestione dello stabilimento termale ed idropinico sarà valutato come migliore sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Stante lo stretto rapporto funzionale tra la concessione del compendio immobiliare e la
concessione per la coltivazione delle fonti termali, i due titoli saranno attribuiti nell’ambito del medesimo procedimento e i requisiti e le offerte saranno valutati congiuntamente.
La durata delle concessioni sarà di 21 anni e dovrà garantire l’equilibrio economico e finanziario dell’iniziativa in fase di gara.
Gli interventi economici che dovrà garantire l’aggiudicatario sul compendio immobiliare non potranno essere di valore inferiore al milione di euro. A fronte degli investimenti privati ci sarà una quota di compartecipazione regionale per un importo massimo di 300mila euro.
“Per le Terme di Recoaro si apre quindi un nuovo ciclo di vita – conclude Calzavara -:
da un lato avremo un operatore economico che sicuramente saprà valorizzare un
unicum nel territorio regionale, dall’altro come Regione investiremo su un bene che,
oltre a rappresentare un patrimonio idrologico, rappresenta un comparto che può
rispondere e soddisfare una domanda di benessere in forte crescita”.