Crisi Russia–Ucraina, notte di bombardamenti a Donetsk. Zelensky: difesa ad ogni costo
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I venti di guerra in Ucraina continuano a soffiare molto forti. Le truppe di Kiev avrebbero bombardato per tutta la notte Donetsk, città principale dell’autoproclamata repubblica, in violazione di un ‘cessate il fuoco’ deciso qualche giorno fa. Già ieri le truppe ucraine avevano preso di mira l’altra repubblica separatista filorussa, quella di Lugansk: secondo la Tass, l’agenzia di stampa russa, sarebbero stati una cinquantina gli attacchi. La situazione però non è del tutto chiara, visto che nel Donbass l’Ucraina da una parte e le autoproclamate repubbliche continuano ad accusarsi per la violazione del ‘cessate il fuoco’.
La diplomazia continua a lavorare, speranzosa di poter trovare una soluzione. Per oggi Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha convocato una riunione del consiglio di sicurezza. Preoccupa il dispiegamento di forze militari lungo la linea di contatto tra Russia ed Ucraina. Il timore degli Stati Uniti è che Putin possa lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento.Dal consiglio di sicurezza di Monaco, il presidente ucraino Zelensky è stato molto chiaro: “Difenderemo il nostro paese con o senza partner”. Monito o avvertimento, Zelensky ha invitato tutte le parti in causa, compreso il Vecchio Continente, a prendere una parte visto che “l’Ucraina è lo scudo sull’Europa contro la potenza militare russa”.
La diplomazia continua a lavorare, speranzosa di poter trovare una soluzione. Per oggi Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha convocato una riunione del consiglio di sicurezza. Preoccupa il dispiegamento di forze militari lungo la linea di contatto tra Russia ed Ucraina. Il timore degli Stati Uniti è che Putin possa lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento.Dal consiglio di sicurezza di Monaco, il presidente ucraino Zelensky è stato molto chiaro: “Difenderemo il nostro paese con o senza partner”. Monito o avvertimento, Zelensky ha invitato tutte le parti in causa, compreso il Vecchio Continente, a prendere una parte visto che “l’Ucraina è lo scudo sull’Europa contro la potenza militare russa”.
A proposito di Unione Europea, il dispiegamento delle forze militari russe preoccupa. L’invito ad un ripensamento arriva dall’Alto Rappresentante Josep Borrell che tuona: “L’Unione Europea esorta la Russia a un ritiro delle forze militari dai confini dell’Ucraina. Questa escalation è aggravata dall’aumento delle violazioni del cessate il fuoco lungo la linea di contatto nell’Ucraina orientale negli ultimi giorni”.
La più grande guerra dal 1945. Questo è il timore del premier britannico Johnson, secondo cui il piano è già iniziato e che afferma: “le truppe russe non stavano solo progettando di entrare in Ucraina da est, attraverso il Donbass, ma anche dalla Bielorussia e dall’area circostante a Kiev”.