Disordini prima del match di serie B tra Vicenza e Spal. Indagini su tifoseria ospite
Alla gioia di tanti appassionati di calcio per il progressivo rientro dei tifosi allo stadio fa da desolante contraltare il riemergere di atti di violenza, per fortunata soffocati sul nascere sabato scorso dalla polizia di Stato prima dei di Vicenza-Spal.
Poco lontano dallo Stadio Menti, all’altezza del ponte di via Margherita, le forze dell’ordine inviate per il servizio di sicurezza sono venute a contatto con una frangia di supporter della squadra di Ferrara, a quanto emerso diretta a cercare lo scontro frontale con gli omologhi vicentini, in quei frangenti pronti a tifare il “Lane” nella disperata lotta salvezza. Ne ha fatto le spese un poliziotto, finito al pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza e dimesso con una prognosi di 7 giorni.
Sui fatti del prepartita la Questura di Vicenza ha avviato indagini approfondite, sospettando che il tentativo di venire a contatto con gli ultras biancorossi da parte dei sostenitori ospiti fosse predeterminato. Una sorta di agguato, secondo quello che a distanza di quasi 48 ore non rappresenterebbe più solo una mera ipotesi. Se così venisse accertato si aprirebbero scenari importanti che andrebbero a colpire eventuali facinorosi, oltre al soggetto che dovrà rispondere del possibile reato di lesioni personali nei confronti del poliziotto ferito alla testa, e al quale poteva andare molto peggio.
Come accade di norme in questi casi, toccherà agli investigatori della Digos di Vicenza lavorare in questi giorni identificare e rintracciare i responsabili, con l’aiuto dei colleghi della Questura di Ferrara. I tifosi ospiti implicati in questa vicenda sarebbero dei “cani sciolti” che si sono dati appuntamento in un parcheggio poco lontano dallo stadio, aggirando il cordone di sicurezza che normalmente scorta la tifoseria esterna fin sugli spalti. Si parla di una trentina di elementi al massimo, che le telecamere pubbliche di videosorveglianza della zona potrebbero aver immortalato agevolando così il compito degli inquirenti.
Per loro, una volta riconosciuti, scontato il provvedimento del daspo dagli eventi sportivi sul suolo nazionale a cui potrebbe affiancarsi anche quello urbano sul piano amministrativo. Ma i tafferugli provocati dal mancato rispetto delle regole implicano anche denunce di possibile rilevanza penale. La partita è stata poi disputata regolarmente e senza notizia di problematiche sugli spalti, conclusa sul risultato di 1-1.