Ruba la bici e finge di averla acquista da un presunto… ladro. Smascherato dai carabinieri
Aveva rubato una bicicletta elettrica a un concittadino di Cogollo di Cengio, tenendola in cortile e contando probabilmente di rivenderla al miglior offerente. Non aveva però fatto però i conti né con i carabinieri della vicina stazione di Piovene Rocchette né con la sua “reputazione” che, visti i precedenti plurimi di giustizia, lo avevano inserito tra i possibili sospetti.
E’ così stato “stanato” e messo spalle al muro (in senso figurato) un 35enne vicentino, residente nella cittadina pedemontana sotto il Monte Cengio, che nei giorni scorsi aveva tentato di discolparsi del furto, raccontando frottole che i militari hanno subito smontato. Prima di arrendersi e confessare di fronte all’evidenza dei fatti.
In pratica, il cogollese ha provato a mettere in scena un finto acquisto di questa bicicletta rubata, credendo così di non incappare in una nuova denuncia personale e di far cadere nel vuoto le indagini in corso sul furto. Quando, però, i carabinieri hanno approfondito andando ben oltre l’ipotesi della ricettazione, è venuta fuori la verità. Gli accessori che mancavano all’appello sulla bici di discreto valore commerciale, vale a dire il caricabatterie, il cestino ed altri elementi, sono stati ritrovati nella disponibilità del 35enne malandrino e bugiardo in un primo momento.
Tutto questo dopo che il blitz della stessa pattuglia nel cortile di un condominio del paese aveva permesso di riconoscere il mezzo elettrico a pedali che era stato sottratto ai primi di febbraio a un malcapitato cittadino. La verifica successiva del numero di telaio ha facilitato le operazioni di riconoscimento senza dubbio alcuno della bicicletta sparita, seppur sfornita degli accessori originali sopra citati. Il fantomatico rivenditore di Schio, citato dal vero ladro prima di essere messo alle strette, altri non era che un frutto della sua fantasia: una storia maldestramente inventata per giustificare il possesso del mezzo rubato di fronte agli uomini in divisa.
Da parte del comando Carabinieri della compagnia di Schio non è stato possibile fornire le generalità complete nè le iniziali del prima sospettato e ora denunciato per il reato di furto, in base al principio di presunzione d’innocenza e alla recenti disposizioni di “filtro” da parte della Procura di Vicenza.