Orgiano e il Monte Molinetto
Ai piedi del lembo più meridionale dei Colli Berici, affacciato sulla vasta Pianura Padana, si trova il paese di Orgiano. Partendo direttamente dal centro urbano è possibile effettuare un’escursione tra i suoi colli in un ambiente rurale con numerosi punti panoramici, che spaziano dai Colli Euganei fino alle Prealpi Venete.
Salendo verso la chiesa parrocchiale si superano prima una lunga scalinata e secondariamente il cimitero; trovato il sentiero che ne costeggia il fianco si tiene la destra, proseguendo in falsopiano tra alcuni cipressi. Il versante esposto a sud e la tipologia di terreno ne fanno un luogo relativamente caldo e secco. Da questo punto si osserva bene il campanile della chiesa che si staglia sopra la pianura e, poco, lontano l’elegante e imponente Villa Fracanzan-Piovene con il suo ampio parco di fronte ad essa.
Il sentiero supera il luogo dove anticamente sorgeva il Castello di Orgiano per raggiungere Contrada Marchiorato. In lontananza, oltre la Val Liona, compare il profilo dei Colli Euganei.
Proseguendo in quota ci si inoltra attraverso un bosco ceduo dove vegetano alcuni pini verso la località Rivalonga, per deviare poi a sinistra e risalire l’ultimo tratto di bosco fino alla recinzione della polveriera dell’Esercito Italiano che occupa una buona superficie del Monte Molinetto. Un sentiero compie tutto il perimetro dell’area militare che funge da deposito munizioni.
Costeggiando ora la recinzione si sale fino alla cima del Monte Molinetto, ottimo punto panoramico sulla sottostante Val Liona e luogo frequentato anche da chi pratica il parapendio. Vi si trovano degli spazi adibiti alla sosta e un piccolo manufatto scavato nel terreno di forma circolare, forse di origine militare. Il sentiero ora prosegue diritto, in comune con l’Alta Via dei Colli Berici, attraversando un vigneto e passando nei pressi di Corte Maestrello dove si gode di un suggestivo scorcio rurale.
Poco più avanti, all’altezza di un capitello, si gira a destra e quindi a sinistra per Via Carpane. La strada sterrata conduce in località Montorio all’interno di una contrada isolata tra prati e lembi boscati. Interessante notare lungo il percorso la presenza di diverse doline che rivelano la natura carsica di questi luoghi.
Puntando a un’evidente pineta si segue una strada bianca che affianca alcuni vigneti, per proseguire poi per sentieri verso il Monte Motton sopra la borgata di Villa del Ferro. Conviene quindi tenere la sinistra e scendere verso la località Colombara dove può tornare utile una cartina per l’assenza di segnaletica. Una grossa quercia che si affianca nei pressi di un’azienda agricola prende il nome di Roveron.
Incrociata la strada asfaltata, la si segue per un centinaio di metri verso sud fino ad intersecare la strada sterrata del Monte Granza, la quale si percorre fino al primo bivio che si incontra. Lungo questo tratto si trovano un paio di vecchie priare, dove un tempo si estraeva la pietra tenera.
Si prosegue verso sud tra vigneti e seminativi tra numerose strade e sentieri. Una volta giunti in località Cà Vecchie si continua per Le Toare e la località Colombello. Poco più avanti si incontra nuovamente la recinzione del Demanio Militare che si costeggia fino al suo ingresso, dopo aver superato terreni a destinazione vitivinicola.
Non manca ancora molto per concludere l’itinerario: si seguono i segnavia per Orgiano, addentrandosi lungo lo Scaranto del Monte delle Piume dall’andamento sinuoso. Alcune pareti di roccia rendono più affascinante il percorso. A circa metà scaranto si può scegliere se proseguire per il sentiero di sinistra, più facile, oppure continuare all’interno della forra che si approfondisce considerevolmente. Nel secondo caso occorre prestare più attenzione. In ogni caso si perviene al paese poco lontano dalla piazza. Lo sviluppo dell’itinerario è di una quindicina di chilometri, ma il dislivello contenuto ne fa un percorso alla portata di tutti.