Lega Schio: “Accogliere profughi ucraini”. PD, “Nell’Alto Vicentino un tavolo per la pace”
“Ben poco può fare una sezione della Lega di fronte ad una guerra che sta colpendo come sempre cittadini indifesi ed innocenti. Ma ciò che possiamo, vogliamo farlo. Chiederemo al Sindaco e a tutto il Consiglio Comunale di condividere un ordine del giorno di condanna senza se e senza ma dell’invasione russa in Ucraina e nel contempo di manifestare la disponibilità da parte dell’amministrazione comunale ad accogliere un certo numero di profughi proveniente dall’Ucraina”.
A dirlo, in una nota, è la sezione scledense della Lega.
La segreteria scledense spiega: “E’ il momento nel quale ciascuno di noi con i fatti e non solo con le parole, dimostri di voler fare qualcosa contro la guerra e a favore di chi la subisce. I ricorsi storici dei dittatori purtroppo si ripetono e si ripresentano. La storia e i nostri valori basati sul diritto internazionale, sull’autodeterminazione dei popoli, sulla democrazia, ci insegnano quale debba essere il comportamento da assumere di condanna assoluta senza annacquare le colpe o in parte giustificare chi usa le armi per attaccare e soggiogare un popolo. Chiediamo a tutte le forze politiche locali di unire compattamente la voce tralasciando ogni divisione che in questo particolare momento non ha nessun senso.
La storia serve ma non è serva e ci indica sempre dove sia la parte giusta. Sta a noi il dovere morale e la capacità di seguirla”.
Sulla stessa linea anche la segreteria del circolo del Partito Democratico di Schio: “Molte cose son già state dette sull’infame aggressione della Russia ai danni del popolo ucraino. Ma resta che, ancora una volta, una guerra annunciata non è stata impedita. E’ un mondo sempre più globale, si dice. Ma ha sempre meno forza di dissuasione dei prepotenti e di protezione dei deboli. C’è bisogno di una consapevolezza e di una mobilitazione che riguardi tutti e che non sia solo di circostanza. Per questo il Partito Democratico di Schio sollecita la costituzione di un tavolo permanente sul tema della pace, anche nell’Alto vicentino, con tutte le associazioni e i mondi che vogliono condividere questo percorso”.