Ucraina: sì a colloqui di pace con la Russia. Domani le delegazioni al confine con la Bielorussia
Dopo il quarto giorno di guerra in Ucraina, con attacchi brutali anche contro la popolazione civile come ha dichiarato il presidente Zelensky, una flebile fiammella si è riaccesa.
Dopo ore tesissime per la scadenza dell’ultimatum russo agli ucraini, fissato per oggi alle 13 italiane, con dichiarazioni e smentite di un ennesimo fallimento delle trattative, nel primo pomeriggio è arrivata la conferma che un incontro ci sarà.
Le parti avranno un colloquio domani mattina al confine tra l’Ucraina e la Bielorussia. Durante l’incontro delle delegazioni il presidente bielorusso Lukashenko “si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”, ha dichiarato Zelensky.
Nel frattempo l’Italia, insieme agli altri Paesi Ue, chiude lo spazio aereo ai voli russi e, secondo l’Unhcr, ci sarebbero già 368 mila rifugiati in fuga dall’Ucraina.
Il Consiglio dei Ministri si riunirà invece domani pomeriggio, per adottare nuove disposizioni relative alla crisi ucraina. In particolare, si intende garantire sostegno e assistenza al popolo ucraino attraverso la fornitura di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari di difesa alle autorità governative dell’Ucraina. Una seconda norma – fanno sapere fonti di Palazzo Chigi – introdurrà una procedura che consenta maggiore flessibilità nell’uso delle diverse sorgenti di energia elettrica del Paese.
Nuove sanzioni anche contro la Bielorussia. E’ l’annuncio della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen:”introdurremo misure restrittive” contro “i più importanti settori” dell’economia della Bielorussia. “Stop all’export di prodotti come carburanti minerali, tabacco, legname, cemento, ferro e acciaio. E sarà esteso il divieto di scambi commerciali” per quei settori sui quali “è stata sanzionata la Russia”. Definendo Minsk “l’altro aggressore” la presidente ha aggiunto che “saranno sanzionati tutti i bielorussi che stanno sostenendo questa guerra”.
Intanto preoccupa la decisione di Vladimir Putin di allertare il sistema difensivo nucleare. “Un’escalation” che rischia di sfociare in un errore di calcolo, ha detto un funzionario del Pentagono. Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, ha fatto sapere che le forze ucraine hanno fatto prigionieri centinaia di soldati russi mentre sarebbero 4.300, i militari di Mosca uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione, avvenuta giovedì.