La furbata non riesce: finge il furto dell’auto carica di hashish dopo l’inseguimento
Simulazione di reato e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Questa l’accoppiata di denunce riservata a R. L., un pregiudicato di 32 anni residente nel capoluogo che ha tentato il colpo d’astuzia per sfuggire alla giustizia. Lo scorso 29 gennaio non aveva rispettato l’alt da parte di una pattuglia dei carabinieri (Nucleo Operativo e Radiomobile) della compagnia di Vicenza, durante un controllo di routine. Anzichè accostare, secondo il racconto delle forze dell’ordine, aveva spinto sull’acceleratore della propria auto, dileguandosi dopo un concitato inseguimento intercorso per alcuni chilometri. Una volta abbandonato il veicolo, aveva fatto perdere le proprie tracce.
La successiva perquisizione all’interno dell’autovettura ha confermato i sospetti dei militari, dopo il rinvenimento di quattro panetti di hashish nascosti sotto il sedile anteriore destro, per un quantitativo di complessivi 398 grammi di “fumo”, così come sono chiamati nel gergo giovanile. Quattro “lingotti marroni” che potevano tramutarsi in oro una volta rivenduti al dettaglio attraverso lo spaccio a tossicodipendenti della città e hinterland berico.
Indagini avviate, quindi, con il (beffardo) colpo di presunta astuzia a sorpresa nei giorni successivi: il proprietario della vettura, evidentemente credendosi al sicuro da eventuali grattacapi, noncurante delle possibili conseguenze si è presentato presso la stazione dei “CC” di Vicenza per denunciare il furto dell’autovettura. Un “autogol”, visto che i militari lo hanno immediatamente riconosciuto come pilota della scorribanda. Denunciato in stato di libertà, sarà giudicato dal Tribunale cittadino.