Scalatore vola per trenta metri: soccorso impegnativo sul Sojo Bostel
È stato un intervento complesso e impegnativo quello che oggi a San Pietro Valdastico ha visto per diverse ore operare il Soccorso alpino di Arsiero, dopo che un alpinista era volato per una trentina di metri sul Sojo Bostel, impattando sulla roccia. Scattato l’allarme attorno a mezzogiorno e mezza, è stato subito chiaro che l’elicottero di Verona emergenza non avrebbe potuto avvicinarsi in sicurezza alla parete per le forti raffiche di vento.
L’eliambulanza ha quindi trasportato in quota sei soccorritori in due rotazioni. Il rocciatore – S.D.P., di Cogollo del Cengio, di una quarantina d’anni – si trovava primo di cordata sul settimo tiro della Via Doppio Gusto, quando era avvenuto l’incidente.
Caduto, l’uomo era stato trattenuto dalla corda fermandosi poco sopra il compagno in sosta, che lo aveva poi fatto scendere fino da lui. Dalla cima, una volta attrezzate le calate sulla verticale, i soccorritori – compreso un sanitario che ha costantemente monitorato il ferito – sono scesi in doppia per 85 metri, hanno raggiunto l’infortunato, che era cosciente, ma lamentava dolori al torace e al bacino, e lo hanno imbarellato in parete.
Dal punto in cui si trovavano, hanno quindi manovrato la barella in calata con le corde per cento metri, fino alla base della via, dove erano arrivati per eventuale supporto anche il Soccorso alpino di Asiago, un altro soccorritore di Arsiero e il personale medico dell’eliambulanza che ha preso in carico lo scalatore. Aprendo un varco tra la vegetazione, i soccorritori hanno permesso il recupero del ferito da parte dell’elicottero, avvenuto con 15 metri di verricello. L’alpinista è stato trasportato all’ospedale di Vicenza. Anche il compagno è stato calato dai soccorritori.