Musicista padovano recuperato nelle acque dell’Astico in località Pria. Mancava da casa da lunedì
ORE 20.00. Secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, è di Damiano Bianchi, musicista di Selvazzano Dentro (Padova) il cadavere emerso dalle acque dell’Astico in Località Pria. Talentuoso batterista di musica jazz, si era diplomato al conservatorio Pollini di Padova e questa sera si sarebbe dovuto esibire al Circolo Nadir di Padova: i compagni del trio in cartellone hanno deciso di suonare ugualmente, per ricordarlo.
ORE 11.30 – Poco dopo le 10 di stamattina è stato rinvenuto cadavere, nell’acqua gelida del torrente Astico, il giovane disperso di cui non si avevano notizie da lunedì. Con il favore della luce l’area di Contrà Pria era stata battuta palmo a palmo dai vigili del fuoco impiegati nelle operazioni di ricerca, mentre ai sommozzatori specializzati giunti da Padova sono state affidate le esplorazione sul fondale. La prima ipotesi al vaglio è che il trentenne sia rimasto vittima di una caduta, senza possibilità di ripresa.
Il corpo del giovane padovano disperso sarebbe stato individuato in acqua, dopo che nelle scorse ore era emersa una scarpa compatibile con ciò che indossava nei giorni scorsi. Da ieri, nel tardo pomeriggio, era scattata la macchina delle ricerche, temendo il peggio che purtroppo si è concretizzato a distanza di circa 12 ore. Sul posto è atteso l’arrivo di un medico legale per una prima ispezione, in attesa del nulla osta per la rimozione del corpo. Ulteriori ragguagli sul tragico evento saranno forniti nel corso della giornata.
ORE 9 – Ricerca di persona dispersa in corso nella Vallata dell’Astico, precisamente in località Contrà Pria, nel comune di Arsiero. Attivi sul posto sono in particolare i vigili del fuoco di Schio e Vicenza, con una dozzina di operatori dispiegati tra rocce e corso d’acqua che caratterizzano l’area, con il supporto dei sommozzatori esperti in forza al servizio di emergenza del 115. Si cerca dalle 19.45 di ieri sera un giovane residente nel Padovano, di età generica sui 30 anni, sparito da casa pare da lunedì mattina. Era atteso al rientro in serata dai genitori.
Da quel giorno nessuno ha sue notizie, ed è di ieri il riscontro certo della presenza della sua vettura parcheggiata nell’area di svago immersa nella natura, che con la bella stagione si riempie di gente in cerca di refrigerio sulle sponde dell’Astico e nel chiosco. La presenza dell’auto ferma da tre giorni nello stesso spiazzo, infatti, ha incuriosito alcuni residenti che ne hanno segnalato la posizione al Comune, “agganciando” così questi sospetti al giovane padovano scomparso.
Una prima battuta di ricerca è iniziata già mercoledì sera, prima dell’imbrunire, ostacolata poi dal calare del buio ma proseguita fin quando possibile con luce artificiale. Nel frattempo i vigili del fuoco hanno avuto modo di organizzare le ricerche con il coordinamento del Prefetto di Vicenza, utilizzando i droni per il sorvolo delle insenature e anche le unità cinofile disponibili. Sono presenti una decina pompieri a supporto delle operazioni di ricerca, coni sommozzatori impegnati a sondare il fondale nei pressi del ponte e gli anfratti sotto le rocce delle sponde, tuffandosi nell’acqua gelida.
Se il ragazzo si fosse tuffato nell’Astico con queste temperature, per una caduta accidentale o volontariamente, non sono molte le possibilità di ritrovarlo in vita. La speranza, piuttosto, è che possa aver trovato riparo nei paraggi, in qualche rifugio di fortuna per decisione autonoma in un momento di disagio personale. Oltre al veicolo di proprietà del padre del giovane disperso – una Peugeot 207 – sarebbero stati ritrovati anche degli effetti personali riconducibili alla sua persona, di cui si sono chiesti riscontri alla famiglia d’origine e subito affidati al fiuto dei cani segugi impegnati nelle ricerche.
Per il momento, non è stato ritenuta utile la diffusione di un immagine della persona nè le sue generalità, e si attendono aggiornamenti nel corso della giornata.