Non lo fanno entrare all’ospedale, distrugge un vetro a pugni. Estorce soldi ai genitori, entrambi deferiti
Due episodi dal contesto diverso ma che hanno portato alla stessa sanzione si sono registrati nella nottata di oggi, 10 marzo. In entrambi i casi sono intervenuti i carabinieri di Schio che si sono trovati al cospetto di due giovani alterati che mostravano comportamenti aggressivi, entrambi sono stati deferiti alla Procura di Vicenza e alla Procura minorile.
Il primo caso si è verificato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Santorso, gli operatori hanno dovuto contattare il 118 poiché un 26enne di Malo, incensurato, aveva distrutto con un pugno il vetro divisore dell’accettazione. Secondo il racconto dei presenti sembra che il giovane sia andato in escandescenza dopo essergli stato negato l’accesso al reparto di terapia intensiva dove era stata da poco ricoverata la madre, da qui il brutto gesto che ha comportato il deferimento in stato di libertà per danneggiamento.
Nell’altro caso, invece, i carabinieri sono intervenuti in un’abitazione di Pedemonte per calmare un minorenne che, a seguito dell’ennesimo litigio, aveva costretto i genitori a farsi consegnare la somma di 350 euro. Sono stati proprio loro a chiamare il 118 e durante le operazioni di controllo, il ragazzo ha assunto nei confronti degli agenti un atteggiamento ostile e provocatorio, opponendosi con forza alle operazioni di identificazione. Terminate le attività di rito, il minore è stato deferito in stato di libertà per estorsione e oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alle vicende sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.