Guerra in Ucraina, Zelensky: Siamo vicini alla vittoria. Putin: sanzioni pesanti
Il sedicesimo giorno di guerra in Ucraina è caratterizzato dalle dichiarazioni dei due presidenti, Zelesnky e Putin.
Il leader ucraino, in un messaggio pubblicato sul suo profilo Telegram, non canta vittoria ma sottolinea come ci siano stati passi avanti verso una risoluzione positiva del conflitto: “abbiamo già raggiunto una svolta strategica. Siamo già sulla strada per la vittoria” ha detto, aggiungendo però che “c’è ancora bisogno di tempo, pazienza, saggezza, energia, capacità di fare il proprio lavoro al massimo, per vincere insieme”. Il monito del presidente ucraino anche verso l’Europa ed il vertice di Versailles: “L’Unione Europea deve fare di più per noi. Ce lo aspettiamo”. Non solo. Zelensky ha anche sottolineato come la Russia stia utilizzando per l’offensiva “mercenari siriani”. La dichiarazione va di pari passo con quello che il Cremlino aveva detto qualche ora fa, quando parlava di volontari provenienti da Medio Oriente e Siria per unirsi alla lotta.
Da parte ucraina viene lanciato anche un altro allarme. Secondo l’intelligence, Putin avrebbe ordinato alle sue milizie di preparare un attacco alla centrale nucleare di Chernobyl, cercando poi di attribuire la responsabilità di un eventuale disastro atomico all’Ucraina. L’indiscrezione viene twittata dal Parlamento di Kiev, anche se non ci sono conferme dell’intenzione russa.
Vladimir Putin intanto accusa il colpo economico. Da quando è iniziato il conflitto, il presidente russo ha ammesso apertamente che le sanzioni sono “un duro colpo per la nostra economia”. Putin però ha anche aggiunto: “sono sicuro che supereremo queste difficoltà e che, anzi, da questa situazione potremo trarre vantaggi”. Secondo Putin i tentativi per limitare la crescita della Russia falliranno e, di contro, il Paese “acquisirà più competenze e più opportunità per sentirci indipendenti e autosufficienti, e alla fine questo sarà vantaggioso”.