Fiamme Gialle sequestrano 63 mila tra cartine e filtri per sigarette a Thiene, Asiago e Trissino
Filtri e cartine commerciati irregolarmente sono stati sequestrati nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza provinciale in tre punti vendita di accessori per tabacchi da fumo del Vicentino. In tutto 63 mila pezzi tra scatole e confezioni, per un valore di svariate migliaia di euro, ritirate dal banco di tre negozi al dettaglio di Thiene, Asiago e Trissino risultati sprovvisti dei permessi richiesti.
Ad occuparsi dei blitz di controllo sono stati i finanzieri dei nuclei territoriali di Bassano del Grappa, Thiene e Asiago, con il coordinamento del comando di Vicenza che ha portato in campo una serie di approfondimenti in questo settore merceologico, soggetto a particolari regolamenti commerciali.
Nei confronti dei tre “empori” è stata riscontrata l’assenza delle autorizzazioni necessarie alla vendita di questo tipo di accessori, in pratica una licenza specifica che solo l’Agenzia dei Monopoli di Stato può rilasciare. Tradotto “in soldoni”: secondo i finanzieri la vendita di questo tipo di prodotti appetiti dai fumatori avveniva con modalità “sottobanco”, con evidente danno per l’erario.
Nel dettaglio, come spiegato in una nota della GdF, alla luce delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio del 2020, i gestori di esercizi commerciali dovevano in maniera perentoria smaltire le scorte di cartine e filtri entro il 31 gennaio 2021 ma, in concreto, i punti vendita controllati hanno continuato a porle in commercio ad un prezzo nettamente concorrenziale rispetto ad un esercizio autorizzato, e per di più in completa evasione d’imposta.
La sanzioni amministrative comminate ammontano al momento a circa 6 mila euro ai tre titolari dei negozi. I 63.523 mila pezzi sequestrati rimangono a disposizione della Procura di Vicenza, che deciderà la loro destinazione o il dissequestro. Da valutare anche la chiusura (temporanea) dei tre esercizi pubblici sott contestazione per un periodo di almeno 5 giorni, per un massimo di un mese, con il Prefetto di Vicenza chiamato a decidere.