Governo: taglio delle accise sui carburanti e guerra alle speculazioni
Come promesso il Governo Draghi è intervenuto per arginare il caro carburanti con un taglio di 25 centesimi delle accise sulla benzina fino ad aprile, ma non solo. Il Cdm ha dato via libera anche al bonus sociale allargato a 5,2 milioni di famiglie, che pagheranno luce e gas come l’estate scorsa. Sì a bollette rateizzate e a crediti d’imposta per le imprese e golden power rafforzato.
Il provvedimento vale 4,4 miliardi e ha l’obiettivo di difendere il potere di acquisto delle famiglie e il tessuto imprenditoriale, soprattutto quello più esposto con Russia e Ucraina. Un aspetto che il premier ha tenuto a sottolineare è che le risorse arrivano quasi totalmente dalla tassazione degli extragettiti che i “produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro alle imprese e alle famiglie che si trovano in grande difficoltà”.
L’intervento sugli extra-profitti è del 10%. Il ministro Franco ha confermato: “Intendiamo tassare una quota del margine fra operazioni attive a fini Iva e operazioni passive a fini Iva dell’ultimo semestre rispetto al medesimo semestre di un anno fa. Interverremo dove gli aumenti sia in termini percentuali che assoluti sono significativi”.
Il nuovo decreto prevede anche: buoni carburante che i lavoratori riceveranno dai datori di lavoro e che fino a 200 euro sono esentasse. Presenti anche una serie di misure che spaziano dagli aiuti per le bollette a quelli per l’agricoltura, fino al nuovo pacchetto di interventi per l’accoglienza dei profughi.
Per contenere i rincari di luce e gas, aumento del tetto Isee per il bonus sociale. Per le famiglie in difficoltà, si amplia il margine e si passa da 8mila a 12mila euro. A queste si aggiungono anche le misure per le imprese: si va dalla possibilità di rateizzare in 24 mesi i consumi di maggio e giugno, al credito d’imposta per l’acquisto di energia anche per il secondo trimestre.
Guerra aperta alle speculazioni. “Abbiamo dotato l’Arera di maggiori poteri ispettivi, un primo passo. Questo deve cambiare assolutamente. La situazione è cambiata, è una situazione di sicurezza nazionale, di emergenza, quindi questi comportamenti non sono più tollerabili”, ha ribadito Draghi in conferenza stampa. Sui rincari, in generale, vigilerà “mister Prezzi” ma anche l’Arera che avrà più poteri e potrà infliggere multe fino a 5mila euro a chi non saprà motivare gli aumenti.
Appalti sospesi o prorogati a fronte di rincari eccezionali. Fino alla fine del 2022 si potranno sospendere o prorogare le prestazioni previste dagli appalti pubblici in presenza di “variazioni in aumento dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, ovvero gli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici”. Gli aumenti dei prezzi potranno essere “valutati come causa di forza maggiore e dare luogo alla sospensione” o se non consentono di ultimare i lavori in tempo possono essere prorogati.
Draghi annuncia poi ulteriori misure per l’acciaio nazionale nelle prossime settimane e una garanzia Sace per l’ex Ilva, mentre rimane sotto la lente Ue, una norma sul controllo delle esportazioni fuori dai confini comunitari.
Arriva poi il taglio dei pedaggi per l’autotrasporto. La forbice vale 20 milioni, come da accordo con le categorie per disinnescare il fermo di camion e tir. Per pesca ed agricoltura in arrivo 195 milioni. Nuovi aiuti anche per il turismo, con un credito d’imposta che coprirà il 50% della seconda rata Imu per alberghi, fiere, terme e parchi tematici.
Questione profughi. Il numero è destinato a crescere nelle prossime settimane ha detto Draghi confermando l’attuale numero di 67mila. “Pensiamo di stanziare 400 milioni, un quarto destinato ai servizi sanitari per chi entrerà in Italia, e poi a lato stanziamenti per il sistema dell’istruzione per proseguire l’anno scolastico ma anche per accogliere nuovi eventuali alunni”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Daniele Franco.