Ulss7 Pedemontana, ricoveri Covid ai minimi storici. Bramezza: “Serve impegno e responsabilità”
Anche l’Ulss 7 Pedemontana dichiara di vivere una situazione dove, se da una parte i nuovi positivi da Covid aumentano, dall’altra l’ospedalizzazione fortunatamente frena. Situazione analoga a quanto vi abbiamo riferito ieri in merito all’Ulss 8 Berica, questi dati fanno pensare che l’intensa campagna vaccinale stia ora dando i suoi frutti. Tra l’altro va ricordato che la risalita della curva relativa a nuovi positivi rientra nelle proiezioni fornite dalla regione Veneto e pienamente in linea con quelle nazionali. Anche le scuole vivono un momento che si avvicina a quello pre pandemia, sono 21 le classi che ad oggi contano almeno un caso tra gli alunni.
A fronte dei 2840 casi registrati nell’ultima settimana non sta corrispondendo comunque un nuovo aumento dei ricoveri Covid, che risultano al momento solo 32, di cui 17 all’ospedale di Santorso e 15 presso l’Ospedale di Comunicato di Marostica. Grazie alla riduzione di pazienti è stato possibile, come noto, dismettere l’area Covid dell’ospedale di Bassano del Grappa lasciando attivo solo Santorso. Gli operatori sono fiduciosi e le prossime settimane, con ulteriori cali di richieste si potrà destinare maggior impegno alle attività ospedaliere consuete, recuperando il tempo perduto e smaltire così i ritardi accumulati in agenda. Nel frattempo, anche se a ritmo rallentato rispetto alle settimane precedenti, prosegue la campagna di vaccinazione, con 2.772 dosi somministrate nella settimana dal 14 al 20 marzo, quasi tutte terze dosi per soggetti che nel frattempo hanno maturato l’intervallo di tempo previsto rispetto al completamento del ciclo primario o alla guarigione.
“Sicuramente non dobbiamo abbassare la guardia – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – e l’incremento dei casi registrati negli ultimi giorni ce lo conferma. Andiamo verso un alleggerimento delle misure di prevenzione che tuttavia dobbiamo tutti impegnarci a vivere con senso di grande responsabilità. Sicuramente siamo usciti dalla fase emergenziale e oggi l’attività Covid in tutti i suoi frangenti sta diventando sempre più di routine. Una nuova attività ordinaria per la quale siamo organizzati sotto tutti i punti di vista: questo però non vuol dire sottovalutare la questione, perché soprattutto nei soggetti più fragili il pericolo rimane e un’elevata circolazione del virus inevitabilmente li espone a maggiori rischi. Inoltre siamo fortemente impegnati nel recupero delle prestazioni ordinarie e auspichiamo di non dover nuovamente distogliere da queste delle risorse per incrementare l’assistenza ai pazienti Covid. Il rispetto delle misure di prevenzione e la vaccinazione, inclusa la terza dose per chi non
l’avesse ancora fatta, sono fondamentali”.
In Ulss 7 Pedemontana il tasso di copertura per la somministrazione delle terze dosi è arrivato al 65,72%. Per quanto riguarda più in dettaglio le diverse fasce di età, ha raggiunto l’88,69% tra gli over 80, l’85,21% nella classe di età tra i 70 e i 79 anni e l’80,5% tra i sessantenni. E ancora, è stato raggiunto il 73,52% tra i 50 e i 59 anni, il 63,44% tra i quarantenni, il 59,83% tra i trentenni e il 62,64% nella fascia 20-29 anni; da segnalare infine che la terza dose è stata somministrata anche al 48,44% della popolazione tra 12 e 19 anni.