Emergenza Ucraìna, Zaia sigla accordo con gli albergatori per l’accoglienza dei profughi
«Attualmente Sono 7mila gli ucraìni ospitati in Veneto. Il 70% sono donne, mentre il 36,7% bambini sotto i 14 anni. L’emergenza si fa sentire”. Queste le parole del Presidente della Regione Luca Zaia durante conferenza stampa di oggi a Palazzo Balbi, nel corso della quale ha annunciato di aver firmato un accordo con le associazioni degli albergatori per accogliere nelle strutture ricettive venete i profughi in arrivo dall’Ucraìna.
Tutti gli alberghi a partire dalle due stelle potranno fare richiesta mettendo a disposizione una o più camere. Gli albergatori riceveranno dalla Regione 35 euro al giorno più iva per persona in modalità bed&breakfast o 60 euro più iva per la pensione completa. Secondo l’accordo le tariffe saranno ridotte della metà per i bambini al di sotto dei 10 anni. Zaia, inoltre, ha fatto sapere che l’adesione da parte degli hotel è già forte sottolineando che non si tratta di “un’ospitalità di serie B. Ogni profugo avrà a disposizione la sua camera, come gli altri clienti”. L’importo massimo che può ricevere una singola struttura è di circa 215mila euro annui.
Per quanto riguarda i Covid hotel (gli ex ospedali riattivati dalla Regione ad Asiago, Noale, Valdobbiadene, Isola della Scala, Malcesine, Motta di Livenza e Monselice) i numeri dell’accoglienza parlano di 216 persone, di cui 80 positive al virus. Da parte della popolazione veneta sono stati messi a disposizione 10.323 posti letto e attraverso il conto corrente ufficiale dedicato all’emergenza Ucraìna sono stati donati 600 mila euro.