Ucraina: Mariupol assediata, bombardato un ponte cruciale per gli aiuti. Aperti 9 corridoi umanitari
Nel ventottesimo giorno di conflitto in Ucraina, 9 corridoi umanitari sono stati concordati per oggi nel paese, ma non per uscire da Mariupol. Intanto a Chernihiv, 130 km da Kiev, le truppe russe avrebbero bombardato e distrutto un ponte cruciale per evacuare i civili e fare arrivare aiuti. Il consigliere del ministero dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko ha riportato la notizia sul suo account Telegram questa mattina, citando la conferma del capo dell’amministrazione statale regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus.
Le forze russe intanto hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretti a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città, facendo “prigionieri” gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede il rilascio dei convogli e denuncia la manovra di Mosca poche ore dopo il suo discorso al Parlamento italiano. Poi assicura: “Kiev sta facendo di tutto per liberare la nostra gente”.
Secondo quanto precisa la procura, ad oggi sono stati uccisi 121 bambini e altri 167 sono rimasti feriti. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino sulla sua pagina Facebook, citato dall’Agenzia Unian. I bombardamenti hanno colpito 548 strutture educative, 72 delle quali sono state completamente distrutte. In una nota si legge: “Le scuole bombardate sono più di 220 scuole, 155 gli asili nido. La situazione peggiore è nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kyiv, Kherson, Chernihiv e a Kiev. Colpiti dalle bombe russe anche scuole di medicina, arti, impianti sportivi, biblioteche”.