Incidente di Isola, muore la passeggera dopo il ricovero in rianimazione. Ferito il nipote
Non è sopravvissuta alle gravi lesioni riportate nell’uscita di strada e nel successivo “volo” nel fosso sottostante la donna di 75 anni che ieri viaggiava in auto a fianco del nipote, di 53, intorno alle 13.30 lungo la strada provinciale 46 nel comune di Isola Vicentina. I due parenti sono stati ricoverati all’ospedale San Bortolo del capoluogo berico dopo i soccorsi, ma Rosanna Zanettin – è questo il nome della pensionata reso noto nella tarda serata di mercoledì – è spirata in un letto del poco berico.
La vettura marca Opel e modello Vectra guidata dal 53enne per cause al momento ancora non spiegate è balzata improvvisamente nel fossato, ribaltandosi più volte e fermandosi nella vegetazione sottostante all’altezza del “Caffè Mada”, noto locale isolano. Sia la vittima dell’incidente che il guidatore risultano residenti a Schio: stavano percorrendo la provinciale “Pasubio” diretti verso Vicenza. Non ci sarebbe il concorso di altri veicoli nella dinamica della disgrazia, affidata ai rilievi degli agenti polizia locale dell’Unione dei Comuni di Isola, Caldogno e Costabissara.
Sul posto, nel primo pomeriggio di ieri, è giunta una squadra dei vigili del fuoco inviata dal 118, impegnati nei soccorsi visto che entrambi i feriti erano rimasti incastrati nell’abitacolo dell’Opel, e poi nel recupero della vettura. L’auto è finita in un tratto di scarpata dopo aver sbandato verso sinistra, nei pressi di un ponticello, invadendo la corsia opposta prima di perdere contatto con l’asfalto e “saltare” nella vegetazione.
Determinante sarà la testimonianza del 53enne scledense una volta che si sarà ripreso dalle conseguenze dell’incidente in cui ha perso la vita la zia, dovendo sopportare il peso ben più gravoso di questo lutto. La pensionata di Schio, subito ricoverata in codice rosso viste le condizioni comunque grave, era stata presa in cura dal reparto rianimazione del San Bortolo, ma le sue condizioni di salute sono divenute critiche a poche ore di distanza dal ricovero, fino a divenire irreversibili e portarla al decesso.