Italia, Roberto Mancini non si dimette e rilancia: Ho ancora voglia di Nazionale
Dopo la grande delusione per la vergognosa eliminazione dai Mondiali di Qatar 2022 a opera della Macedonia, erano circolate voci relative a imminenti dimissioni di Roberto Mancini da commissario tecnico della Nazionale. Forse il Mancio ci ha pensato ma alla vigilia dell’inutile sfida contro la Turchia (sconfitta dal Portogallo nell’altro play-off per il Mondiale), il c.t. azzurro ha fatto capire che andrà avanti: “Ho parlato con il presidente Gravina, siamo allineati su tutto e mi fa piacere. Ne riparleremo dopo la partita contro i turchi, ragioneremo con calma su quello che c’è da migliorare per il futuro”. Italia in campo a Konya in Turchia alle 20.45 di martedì 29 marzo: una sorta di amichevole, una partita valida soltanto per il ranking Fifa.
Mancini è stato chiaro. Infatti, alla domanda sul perché voglia restare alla guida degli azzurri, il tecnico senza giri di parole è andato dritto al punto dicendo: “Perché sono ancora giovane e volevo vincere Europeo e Mondiale, per il secondo mi serve ancora tempo. E poi mi piace il mio lavoro, so che posso divertirmi ancora molto e con i ragazzi posso riorganizzare qualcosa di importante. Bisogna però ripartire con un nuovo ciclo, abbiamo partite importanti da affrontare. Inseriremo sicuramente ragazzi più giovani già a giugno per gli impegni di Nations League, spero abbiano esperienze importanti nei loro club, questo è fondamentale”.
Il rammarico del Mancio per il fallimento Mondiale ma per lui non è tutto da buttare. A tal proposito il commissario tecnico ha detto: “Mi fa piacere che il lavoro di questi anni sia stato apprezzato, con un Europeo vinto meritatamente e giocando meravigliosamente. Un ciclo di 3 anni con il record di partite senza sconfitte, quindi bisogna dare atto ai ragazzi per quello che hanno fatto. Si è creato un gruppo eccezionale, ci siamo sempre trovati bene insieme anche con la Federazione. Quanto all’eliminazione dal Mondiale, si può parlare delle partite, ma il nostro gruppo l’avremmo dovuto vincere con almeno 4 punti di vantaggio sulla Svizzera”. E infatti l’Italia alla luce del girone in cui era finita, sarebbe dovuta andare in Qatar senza passare dai play off. Ecco perchè il fallimento resta grave e doloroso.