“Situazione intollerabile”. Il Questore chiude un bar dopo risse e violazioni ripetute
Dopo mesi di interventi ripetuti delle forze in contrà Pescherie Vecchie, nel cuore di Vicenza, la Questura decide di chiudere per 15 giorni un locale frequentato (anche) da esagitati che procurano sistematicamente problemi di ordine pubblico, oltre che teatro di numerosi episodi di violenza e ancora di violazioni alle norme anti Covid-19.
Destinatario dell’ordinanza firmata dal questore berico Paolo Sartori è il Bar Ai 2 Calici, al cui interno e nelle cui vicinanze si sono verificati plurimi – vengono addirittura definiti “innumerevoli” dal questore stesso – episodi di varia natura: somministrazione di bevande alcooliche a minorenni, risse, aggressioni, schiamazzi, episodi di degrado urbano, violazioni delle ordinanze comunali sulla regolamentazione dei plateatici e delle norme sanitarie legate al Covid-19, per concludere con un grave episodio recente della notte tra venerdì e sabato scorso.
Il riferimento è ad una rissa che ha coinvolto più avventori dello stesso locale, secondo la ricostruzione della polizia di Stato, poi dileguatisi all’arrivo delle Volanti anche se i poliziotti sono comunque riusciti ad identificare per ora due dei “balordi” protagonisti dell’alterco, favorito probabilmente dall’abuso di sostanze alcoliche. Si tratta di un evento “ripetuto”, quasi una consuetudine, che ha spinto quindi il rappresentante dello Stato sul territorio vicentino a usare il pugno duro con la disposizione della chiusura temporanea del bar. In conseguenza ai problemi di ordine pubblico “certificati” dai numerosi interventi e dalla comprensibile percezione di insicurezza da parte dei cittadini residenti nei paraggi.
Oltre alle risse, si parla anche di atti di inciviltà nelle piazze e nelle vie prossime al locale, fino all’effrazione della porta di ingresso di un condominio, e generando in tal modo gravi preoccupazioni tra gli abitanti della zona, testimoni oculari del “far west” in centro a tarda ora quando il tasso alcolico prende il sopravvento. Sempre nella notte tra venerdì e sabato uno dei “clienti” è stato fermato mentre brandiva in mano una pistola semiautomatica, minacciando altri avventori nel corso dell’ennesima lite.
Oltre alla sospensione della licenza per 15 giorni al gestore dell’esercizio pubblico, il questore ha avviato le procedure di verifica del permesso di soggiorno dei due soggetti fermati, che potrebbero portare al doppio provvedimento di espulsione dall’Italia. Intanto, per la coppia di facinorosi, è stato emesso un decreto che vieta loro l’accesso ai pubblici esercizi del centro storico per la durata di due anni. “I fatti dello scorso fine settimana sono stati di una gravità inaccettabile – evidenzia Sartori –. Solo l’immediato intervento degli agenti di polizia di Stato ha impedito che gli eventi potessero assumere una connotazione ben più tragica. Le determinazioni, pertanto, hanno lo scopo di porre argine ad una problematica peraltro già emersa con prepotenza, ed anche sanzionata, in passato, che ha creato non poche criticità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza, tanto da spingere decine di abitanti della zona a formalizzare allea utorità le proprie accorate preoccupazioni.”