“Parlami”, la storia di una mamma che inventa parole nuove per comunicare con il figlio disabile
Si chiama “Parlami” ed è il titolo del libro scritto da Laura Baldisserotto, una mamma di Schio che ha affrontato con coraggio e determinazione la disabilità del figlio Marco, ottenendo risultati sorprendenti nonostante le diagnosi pessimistiche dei medici. È un libro che racconta un’esperienza di vita, ma è anche un messaggio di speranza rivolto a tutti i genitori che affrontano le stesse difficoltà.
Marco è un ragazzo che nell’infanzia ha sofferto di atassia, un disturbo neurologico che coinvolge il controllo e la coordinazione dei movimenti volontari. “Per me all’inizio sembrava tutto normale- spiega Baldisserotto ai microfoni Radio Eco Vicentino – finché intorno ai 18 mesi, quando Marco provava a mettersi in posizione eretta cadeva di continuo: questo ha creato in casa un senso d’impotenza perché non si sapeva cosa fare”. All’inizio sembrava trattarsi di un problema muscolare, ma successivamente viene diagnosticata una malformazione del cervelletto, organo che comanda le funzioni motorie e verbali. Il bambino infatti oltre a non camminare, non si esprimeva e non emetteva suoni.
Baldisserotto si è data subito da fare nel cercare una soluzione, ma i medici che visitavano il figlio davano poche risposte. Così dopo aver consultato anche degli specialisti all’estero, ha deciso di rivolgersi a un centro di Milano su consiglio di un’amica. Qui una logopedista ha individuato in Marco la capacità di comprensione e ha invitato Laura a continuare a comunicare con lui. Da lì è cambiato tutto: ”Arrivati a casa gli mostravo i fiori, la luna, il sole, gli parlavo, ballavamo insieme: tutto questo è servito tantissimo ed io cominciavo a guadagnare autostima – spiega – Ci sono due reazioni quando ti accadono cose di questo tipo: o rimani passivo e ti lasci guidare dagli esperti, oppure ti metti in gioco ed è quello che ho fatto io. Al di là della diagnosi, io dovevo instaurare un rapporto con Marco”.
Laura inizia così a comunicare con suo figlio attraverso un linguaggio associativo tra suono ed oggetto: “Praticamente ho preso il primo suono che lui ha fatto che era ‘CA’ e l’ho associato ad acqua; in seguito ogni volta lui voleva l’acqua doveva dirmi ‘CA’ – racconta – man mano che andavamo avanti abbiamo inserito nuovi suoni in associazioni, cogliendo l’attimo in cui venivano espressi”. Bisognava poi insegnare a Marco a far uscire fuori l’aria per emettere i suoni: “Nell’istituto gli insegnavano a soffiare su un batufolo di cotone e a farlo spostare. Siamo andati avanti mesi: cercava di soffiare ma non veniva fuori l’aria”. Con il tempo, la costanza e il coinvolgimento emotivo, alla fine i risultati sono arrivati.
Oggi Marco ha 27 anni, è riuscito a superare i propri limiti grazie all’impegno e alla tenacia di sua madre che ha sempre avuto fiducia in lui. Tutto questo è raccontato nel libro “Parlami”, un testo denso di emozioni che arriva al cuore dei lettori. “Parlami” è anche un invito a tutte le madri ad essere coraggiose, determinate ad avere fiducia in sé stesse per spronare i figli a superare le proprie difficoltà. Un libro che ci insegna che con la volontà e l’amore è possibile affrontare qualsiasi sfida, anche la più complessa.