Gravi disturbi comportamentali e ripetuti scatti di ira, espulso dall’Italia 25enne
Era giunto in Italia dalla Spagna con l’intenzione di incontrare il fratello residente a Bolzano. Si sono dati appuntamento a Bassano del Grappa ma non appena i due familiari si riuniti qualcosa è cambiato. Il 25enne, di origini marocchine, si è reso protagonista di un grave episodio non appena giunto ai piedi del Grappa tanto da impressionare il fratello che aveva di lui un ricordo ben diverso. La vicenda ha inizio lo scorso 15 febbraio quando il giovane ha iniziato a manifestare gravi disturbi comportamentali, mostrando atteggiamenti aggressivi e violenti nei confronti dei passanti.
Spaventato, il fratello, ha deciso di accompagnarlo al vicino pronto soccorso del San Bassiano dove i medici hanno subito riscontrato il problema e deciso per il ricovero immediato presso il reparto di psichiatria. Il giorno seguente, durante una telefonata proprio con il familiare, il ragazzo in cura ha improvvisamente iniziato a dare in escandescenza, frantumando un vetro in seguito al lancio di un tavolino. L’intervento della Polizia ha impedito ulteriori azioni che avrebbero potuto degenerare causando il ferimento di operatori o altri degenti.
Qualche giorno dopo il soggetto è stato dimesso ed accompagnato presso gli Uffici del Commissariato di Polizia per la sua completa identificazione, nonché per gli accertamenti relativi al suo soggiorno in Italia. Accertata l’irregolarità del ragazzo sul nostro territorio nazionale, il Prefetto di Vicenza ha emesso nei suoi confronti un Decreto di espulsione. In attesa delle procedure per l’espatrio il 25enne ha continuato a minacciare il fratello, utilizzando anche un coltello, oltre a tentare il suicidio. Ospitato in un albergo, ha danneggiato mobili e accessori presenti nella stanza convincendo gli agenti a portarlo nuovamente al nosocomio di Bassano dove è stato ricoverato per la seconda volta nel reparto di psichiatria.
Nella mattinata di oggi, 7 aprile, il 25enne è stato prelevato e trasferito all’aeroporto di Bologna, dove è stato imbarcato su un volo di linea diretto in Marocco, con scorta della Questura di Vicenza e con l’ausilio di personale sanitario. Si tratta di uno dei primi rimpatri effettuati con trasferimento coattivo nel Paese di provenienza effettuati a seguito della attenuazione delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19, misure che avevano limitato i voli aerei.