Due nuovi ambulatori odontoiatrici di comunità, investimento da 300 mila euro
Il centro sanitario polifunzionale di Sandrigo può contare da oggi in due nuovi ambulatori odontoiatrici per il servizio di comunità. Gli ambienti oggetto dei lavori sono stati dotati di impianti, rivestimenti e arredi dando vita a 2 ambulatori per un totale di 4 postazioni. L’investimento totale è di 300 mila euro, potranno usufruire delle cure soggetti gravemente disabili e pazienti oltre i 180 chilogrammi di peso grazie alle speciali attrezzature inserite nella struttura. Completano la sede una zona dedicata all’accettazione, una sala di attesa per gli utenti, una sala riunioni per lo staff e una sala tecnica utilizzata per la pulizia e la sterilizzazione dello strumentario chirurgico.
Non mancano inoltre soluzioni all’avanguardia, come un’apparecchiatura per le radiografie endorali che si distingue per l’utilizzo di una particolare tecnologia in grado di minimizzare le radiazioni emesse (fino a 100 volte inferiori rispetto ad una macchina standard).
Inoltre i nuovi ambulatori sono dotati di uno scanner con tecnologia 3D che consente la
digitalizzazione delle impronte dentali, consentendo una procedura molto meno invasiva rispetto alla metodica tradizionale, e di un sistema laser per le piccole incisioni al posto della strumentazione chirurgica tradizionale, anche in questo caso allo scopo di rendere meno impattanti per il paziente alcune procedure.
Ogni postazione è collegata digitalmente al server dell’Ulss 8 Berica, consentendo così all’equipe di accedere in tempo reale a tutta la cartella clinica del paziente, ma anche ad eventuali documenti di tipo amministrativo.
Il tutto per un servizio che non ha mai smesso di essere attivo né durante la pandemia, né durante i lavori di ristrutturazione (iniziati a luglio dello scorso anno) ed è punto di riferimento per tutto il Distretto Est, assistendo mediamente circa 3.000 pazienti l’anno che necessitano di particolari attenzioni.
Il servizio di odontoiatria di comunità è rivolto infatti agli utenti con varie forme di disabilità, ai pazienti bariatrici e ad alcune categorie di malati cronici, o ancora ad anziani che non possono essere assistiti in un normale studio odontoiatrico e soggetti in gravi difficoltà economiche.
“Il rinnovo completo della sede del Servizio di Odontoiatria di Comunità è stato un progetto
importante – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica -, sia per l’investimento sostenuto sia per l’attenzione con la quale è stato studiato ogni aspetto. Avere concluso questo progetto, che è uno dei primi ai quali avevamo dato avvio come nuova Direzione, conferma il nostro impegno a migliorare costantemente le dotazioni e gli standard di accoglienza non solo dei nostri ospedali, ma anche dei servizi territoriali. In questo caso in particolare, in considerazione anche della particolare categoria di utenti a cui è rivolto il servizio, ogni dettaglio del progetto è stato studiato per rendere l’ambiente il più possibile accogliente, supportando così gli sforzi di tutta l’equipe nell’ottica di garantire un’assistenza non solo di qualità sul piano medico, ma anche sensibile al vissuto di ogni utente e in definitiva profondamente umana“.
Il servizio che fa riferimento al dipartimento strutturale delle chirurgie specialistiche, è gestito da un’equipe composta da 2 medici odontoiatri, 1 infermiere e 2 operatori socio-sanitari, il tutto sotto la direzione dell’Uoc chirurgia maxillo-facciale diretta dal dott. Ugo Baciliero e dell’Uos diretta dalla dott.ssa Paola Costa.
La dott.ssa Maria Margherita Meggiolaro, coordinatrice infermieristica dei diversi servizi attivi presso il Centro Sanitario Polifunzionale, sottolinea proprio la dedizione di tutta l’equipe: “In considerazione della particolare tipologia di utenti, molto importante è proprio l’attenzione alla persona in tutti i suoi aspetti. Ogni utente viene accolto e accompagnato fin dal primo momento per garantirgli la sensazione di essere affidato ad un gruppo di lavoro coeso, senza rimbalzare da una figura all’altra“.