Cuba, l’esplosione al Saratoga. Decine di vittime e feriti, tra cui bambini
Si cerca di capire ancora quali siano state le cause che hanno generato l’esplosione all’Hotel Saratoga de L’Avana a Cuba. Al momento si parla di 22 vittime, tra cui anche un bambino e una donna incinta. Secondo l’ufficio del presidente cubano, Miguel Diaz-Canel, sono decine i feriti tra adulti e bambini. Alcuni verserebbero in gravi condizioni. La deflagrazione ha coinvolto la facciata dell’hotel, che era in ristrutturazione, poco dopo le 11:00 (ora locale) di venerdì 6 maggio.
Sotto la lente d’ingrandimento ci sarebbe un’operazione travaso di gas liquido da un camion nell’albergo che, stava completando i lavori di ristrutturazione, dopo due anni di chiusura per la pandemia di Sars-CoV-2. Nelle immagini postate sui social dall’albergo a 5 stelle nel cuore della città vecchia, si vede alzarsi improvvisamente una grande nuvola di polvere e fumo. I primi quattro piani dell’edificio sono stati completamente distrutti.
La presidenza cubana ha escluso che si fosse trattato di un attentato, rimarcando invece l’ipotesi dell’incidente. Il presidente Diaz-Canel, si è subito recato sul posto insieme al primo ministro Manuel Marrero e al presidente dell’Assemblea nazionale Esteban Lazo. “Il governo -ha detto- è concentrato a dare aiuto alle persone, ai familiari delle vittime e a chi si trova ricoverato in ospedale. Il lavoro delle squadre di salvataggio e dei team medici è stato immediato”.
Evacuati i residenti degli edifici circostanti. Gli abitanti della zona interessata dall’esplosione sono stati trasferiti “in luoghi sicuri mentre procedono le operazioni di recupero”. Si teme infatti che sotto le macerie ci siano ancora altre vittime.