Cresta di San Giorgio e Sentiero del Torrion a Solagna

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Per l’attento osservatore che da Bassano accede al Canale del Brenta non sfugge all’occhio l’Eremo di San Giorgio, arroccato a cavallo dell’omonima cresta che nei pressi di Solagna si salda al massiccio del Monte Grappa. La salita della Cresta di San Giorgio è uno dei percorsi più erti e soddisfacenti che si possono compiere all’interno del Canale del Brenta.

Per intraprendere l’escursione si può partire direttamente dal centro di Solagna oppure salire fino alla località Bresagge dove si trova un piccolo parcheggio dove lasciare l’auto, all’altezza della Valle dei Ponti. Da qui si segue un breve tratto di strada asfaltata fino alla località Mattecci, dove ha inizio il sentiero CAI 944 che porta all’Eremo e alla Cresta di San Giorgio.

 

Il primo tratto di sentiero, con fondo lastricato, ascende dolcemente attraversando la Valle di San Giorgio e quindi la relativa costa fino a raggiungere la dorsale dove è posta la Croce di San Giorgio, dalla quale si gode di un’ottima vista sulla vallata sottostante. Poco sopra vi è l’Eremo di San Giorgio, a cui si perviene per mezzo di una scalinata e vecchi terrazzamenti. Interessanti sono i resti di una tomba rupestre che si incontrano proprio a fianco del cammino. L’area attorno alla chiesetta è un piccolo luogo idilliaco che invita a soffermarsi e apprezzare le visuali circostanti, ottimo anche per famiglie e per meta di pic-nic data la presenza di diverse tavole e panchine e di un ampio focolare. Nei momenti poco disturbati ci si può anche imbattere nei mufloni che si spingono fino a quote piuttosto basse.

Dall’eremo inizia quindi il sentiero che percorre la Cresta di San Giorgio, che senza un attimo di tregua sale diretto verso il Col del Gallo. Vi sono due possibilità per seguire la cresta: il sentiero per escursionisti esperti che sale destreggiandosi tra i massi, oppure il percorso alpinistico che supera i diversi massi e paretine con passaggi di arrampicata dal I al IV grado. Nel primo caso occorre seguire i segnavia bianco e rossi, nel secondo caso invece si devono seguire i bolli arancioni che presentano una linea ancor più diretta rispetto al sentiero. In ogni caso per ogni passaggio si può scegliere se seguire il sentiero o il percorso alpinistico in quanto essi corrono paralleli e molto vicini, quindi tutti i passaggi di arrampicata sono evitabili. La bellezza della Cresta di San Giorgio sta nei suoi tratti rocciosi e aerei, con spuntoni e punti panoramici. La scoperta e valorizzazione del percorso alpinistico si devono a Giovanni Zorzi, alpinista e esploratore bassanese che la percorse per la prima volta nel 1947. All’inizio della cresta si trova la targa a lui dedicata.

I primi passaggi superano alcuni facili massi; successivamente vi è un passaggio più esposto di III grado tra due pinnacoli, al quale seguono un paio di passaggi più difficili di IV grado di cui uno strapiombante e uno lungo una paretina quasi verticale. L’ottima roccia, la brevità dei passaggi di arrampicata e la possibilità di evitare i tratti più impegnativi rendono questo percorso ideale per chi si approccia al mondo dell’alpinismo e dell’arrampicata. È consigliato il casco per chi affronta il percorso alpinistico, mentre la corda non è necessaria.

Gli ultimi metri della Cresta di San Giorgio presentano un breve tratto attrezzato molto ripido, che deve essere affrontato in ogni caso per poter giungere alla Strada delle Penise, in località Colli Alti sul Monte Grappa, dove termina il sentiero della cresta. Per la discesa le due possibilità di ritorno più brevi sono la discesa per la Valle dei Cavallini (segnavia 943) oppure il Sentiero del Torrion, segnalato con bolli azzurri. Quest’ultimo si trova un centinaio di metri a destra dopo essere usciti dalla Cresta di San Giorgio ed è ben segnalato. Non presenta particolari difficoltà se non per la pendenza del sentiero: si sviluppa interamente all’interno del bosco fino a scendere alla località Bresagge, passando per la Croce del Torrion posta su uno spuntone di roccia con vista su Solagna. Complessivamente il dislivello da superare è di circa 1000 metri, con uno sviluppo relativamente ridotto. Per chi volesse allungare l’escursione, una volta giunti alla Strada delle Penise si può proseguire fino al Col Moschin e al Col Fenilon con belle viste panoramiche sul Grappa e l’Altopiano di Asiago. All’inizio invece della Cresta di San Giorgio vi è un sentiero di raccordo che collega la cresta alla Valle dei Cavallini e al Sentiero del Torrion.