Chiama i carabinieri per il portafoglio rubato. Poi estrae un coltello per “farsi giustizia” da solo
Week end concitato in un locale di Trissino, con “beffa” per un giovane di 21 anni che si è visto arrivare i carabinieri chiamati da lui stesso, e poi farsi affibbiare una doppia denuncia per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata.
Un episodio di cronaca quantomeno bizzarro che si è verificato nella tarda notte tra venerdì e sabato scorsi, quando alle 2 è giunta una telefonata alla centrale da parte di un avventore di un locale della vallata che lamentava di essere stato derubato.
Il ragazzo, forse in preda ai fumi dell’alcool o comunque fuori di sé per il presunto “torto” subito, all’arrivo dei militari a cui si era rivolto lamentando il furto del proprio portafoglio avrebbe estratto un coltello di tipo stiletto, di 7 cm di lunghezza, maneggiandolo in maniera minacciosa e creando una situazione ad alta tensione. Un primo reato questo, a cui poi si è aggiunto un secondo, visto che il poco più che ventenne di nazionalità moldava a gran voce avrebbe promesso di farsi giustizia da solo qualora i carabinieri non avessero individuato il responsabile.
Una condotta pericolosa oltre che non ammessa dall’ordinamento legislativo, che ha costretto i militari giunti dalla stazione dell’Arma dell’area Ovest Vicentino ad intervenire per disarmare il 21enne, poi riportato a fatica alla calma. Nel frattempo, quelli che a suoi dire erano gli autori del furto si erano già allontanati dal locale. Il coltello tolto dalle mani del giovane assai agitato è stato sequestrato, e costituirà elemento di prova nell’eventuale processo a carico del cliente del bar denunciato in stato di libertà.
Le indagini sull’altro reato commesso in quella serata, vale a dire il furto del portafoglio, sono state in ogni caso avviate e puntano a individuare il responsabile. E quindi “fare giustizia” davvero, in termini di legge, al malcapitato e a parole fin troppo vendicativo ragazzo derubato.