La Finlandia a Putin: “Vogliamo entrare nella Nato”. La reazione di Mosca
In Ucraina sta per terminare l’ottantesimo giorno di guerra. L’esercito russo si starebbe ritirando da Kharkiv, dove la battaglia per gli esperti statunitensi sarebbe stata vinta da Kiev; l’offensiva poi si sposterebbe su Donetsk, Lugansk e Kherson. Intanto, la Russia sospende le forniture di energia elettrica alla Finlandia, intenzionata ad aderire alla Nato.
Mosca precisa: “Nessuna ostilità con Helsinki e Stoccolma, ma ci sarà una reazione politica”. Il presidente ucraino Zelensky assicura: “Non lasceremo nessuna città ucraina nelle mani del nemico”. Il ministro degli Esteri Di Maio: “Lavoriamo al sesto pacchetto di sanzioni, obiettivo la pace”.
“I negoziati tra Mosca e Kiev sono in stallo”. E’ quanto ha fatto sapere il leader del Cremlino, Vladimir Putin, nel corso della telefonata con il presidente finlandese, Sauli Niinisto. Secondo il presidente russo, infatti, “il processo negoziale tra russi e ucraini è stato praticamente interrotto da Kiev, che non mostra alcun interesse per un dialogo serio”.
Il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, ha chiamato personalmente il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo ha fatto per comunicargli personalmente l’intenzione di Helsinki di entrare nella Nato. “E’ stata una conversazione diretta e franca, durante la quale è stato convenuto che è importante evitare tensioni”, ha commentato su Twitter lo stesso presidente finlandese.
La posizione turca. Nel frattempo, Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Erdogan dichiara: “La Turchia non ha chiuso la porta all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, ma vuole negoziati con i Paesi nordici e un giro di vite su quelle che vede come attività terroristiche ospitate soprattutto a Stoccolma”.
Ucraina: riflettori puntati sull’evacuazione dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol. Evacuate 60 persone: quelle ferite più gravemente e i medici. Lo ha reso noto il vicepremier ucraino Iryna Vereshchuk aggiungendo: “La Russia non accetta un’evacuazione totale”. Secondo i media, ora nell’acciaieria rimangono circa mille militari ucraini.