Bombardamenti senza sosta a Severodonetsk, diversi civili uccisi. Ue verso embargo del petrolio russo
In Ucraina la guerra è arrivata al 90esimo giorno. Sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Zelensky dice: “Solo un mio incontro con Putin può far finire la guerra”. Zelensky ha inoltre chiesto ai Paesi stranieri di fare pressioni sulla Russia perché accetti uno scambio di prigionieri che porti tra l’altro alla liberazione dei combattenti che si sono arresi dopo essere rimasti a lungo trincerati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. “Questa è una decisione politica che dipende dal sostegno di molti stati”, ha sottolineato Zelensky, aggiungendo che Kiev ha già coinvolto l’Onu e la Svizzera, ma il processo è molto complicato.
Intanto proseguono senza sosta i bombardamenti su Severodonetsk, dove diversi civili sono rimasti uccisi. Lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine afferma che l’esercito russo si prepara a riprendere l’offensiva nell’area di Vasylivka a Zaporizhzhia in direzione Bakhmut. Le truppe della Federazione stanno rafforzando e raggruppando in tutta l’area le loro unità. Intanto non smette l’ offensiva nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale.
Nel suo aggiornamento quotidiano la Procura generale di Kiev rende noto che almeno 234 bambini sono rimasti uccisi e 433 feriti dall’inizio del conflitto militare in Ucraina. Si precisa inoltre che si tratta di cifre provvisorie in quanto sono in corso accertamenti nelle regioni attualmente interessate dalle ostilità. La regione con il maggior numero di vittime è il Donetsk, seguita da quella di Kiev. Sono 1.848 le istituzioni educative danneggiate e tra esse 173 sono state completamente distrutte.
L’Ue probabilmente concorderà un embargo sulle importazioni di petrolio russo “entro pochi giorni”. Lo ha detto ha detto il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, aggiungendo: “Penso che raggiungeremo la svolta, è a portata di mano ma un embargo petrolifero non dovrebbe essere l’unico obiettivo. Non significa automaticamente che Putin è indebolito – ha spiegato Habeck – e questa idea funziona solo se partecipa un gran numero di Paesi”.