Anche Rosà al voto: si sfoglia la… rosa dei candidati consiglieri. In due per la fascia di sindaco
Chi lo sa, potrebbero essere le ultime elezioni comunali a turno unico per il comune di Rosà, la cui popolazione ha “sforato” i 14 mila abitanti e si avvicina in piena espansione alla soglia di 15 mila residenti che, sul versante delle amministrative almeno, cuce sul “petto” il nome di grande città, riservando a queste doppio turno di voto con ballottaggio nei casi previsti. Per la tornata 2022, però, sarà ancora turno unico con elezione diretta del nuovo – per forza di cose – primo cittadino con il criterio della maggioranza relativa dei voti validi ottenuti: ne basterà anche solo uno in più degli avversari. Anzi, nel caso di Rosà, dell’avversario, trattandosi di una corsa a due.
Gli effettivi votanti maggiorenni nei 16 seggi allestiti domenica 12 giugno saranno in realtà 12.814 – il dato è aggiornato al 31 dicembre 2021 -, chiamati a scegliere su un ventaglio di tre candidature alla poltrone e fascia tricolore di sindaco, oltre all’assemblea cittadina composta da consiglieri comunali di minoranza e maggioranza. Da ricordare che l’elezione dei vertici dell’ente locale è abbinata alla consultazione popolare sui 5 referendum.
Cambio della guardia obbligato al termine del secondo mandato di Paolo Bordignon, di area Lega, che dopo dieci anni di servizio nel dopo-Lanzarin – assessore alla Sanità in Regione Veneto – cederà il testimone all’eletto, in senso letterale, dai rosatesi chiamati ad esprimere le proprie preferenze dalle 7 alle 23 della seconda domenica di giugno. Toccherà a loro confermare o smentire la continuità di oltre 25 anni consecutivi di governo locale affidato ad esponenti di centrodestra/Lega Nord. Alle amministrative 2017 erano in tre a concorrere per la massima carica comunale, con Bordignon (65%) a battere nettamente il civico Flavio Nichele (26% circa) e il pentastellato Paolo Stragliotto.
A mettere “pepe” già nei mesi di rincorsa verso la tornata 2022 è stata la querelle su motto e logo delle due liste in corsa: due nomi simili se per non dire quasi identici – Sì Amo Rosà e Siamo Rosà -, che solo la punteggiatura distingueva lasciando però un’inevitabile scia di polemiche tra le parti in causa, oltre che di confusione evidente per gli elettori. A dirimere il nodo è stata la Commissione Elettorale in capo al Prefetto, con poi la configurazione della giunta comunale uscente ad aggiungere “Continuità con Bordignon-Lega” per dare ulteriore chiarezza e marcare la strada da proseguire con la giunta comunale uscente. “Riparte Rosà – Paolo Baggio sindaco” è la denominazione scelta infine dalla sponda alternativa, in quanto quella precedente adottata – e presente su dei volantini già dall’autunno scorso – costituiva un contrassegno non ancora ufficiale e non depositato.
Elena Mezzalira è la guida designata per questo schieramento, con l’ex primo cittadino di Rosà Paolo Bordignon e il vice Simone Bizzotto tra i candidati consiglieri, per una rosa di candidati composta da 10 uomini e 6 donne. Assessore ai Servizi Sociali e quindi membro della giunta in uscita, la 40enne rosatese svolge la professione di commercialista, ed è laureata in Economia e Diritto all’Università di Padova. Nell’ambito dell’associazionismo locale è attiva nel circolo dei giovani laureati, nel comitato di quartiere e nella Pro loco. Nella sua lista ci sono oltre ai già citati sindaco e vice uscenti anche Davide Andreotti, Filippo Baggio, Caterina Bizzotto, Ottavio Bononi, Sara Corazzina, Silvia Faggion, Chiara Grandotto, Roberta Mancino, Antonio Marchiorello, Gabriele Piotto, Modesto Poggiana, Fortunato Scapin, Stefano Simonetto e Federica Zonta. Per approfondire su tematiche e candidati consultare la pagina ufficiale su Facebook.
Paolo Baggio è già stato giovane sindaco di Rosà giusto trent’anni fa, e ha accettato il progetto di sintesi proposto dai consiglieri di minoranza uscenti appoggiati dai rispettivi schieramenti, con lo stesso Stragliotto a farne parte. Ne nasce una lista civica denominata infine “Riparte Rosà” che punta dunque su nome ed esperienza amministrativa di Baggio, pronto a rimettersi in gioco. Settantunenne, il candidato che mira a “rompere” la tradizione leghista risiede nella frazione di Cusinati ed è in pensione dopo 40 anni di lavoro come consulente amministrativo in due aziende. Ex sportivo e atleta di livello nell’atletica leggera e nel calcio locale, ha tre figli. Nel 1992 fu eletto sindaco, rimanendo in carica per poco più di un anno. In lista con lui 7 donne e 8 uomini: Maria Riccarda Barin, Massimiliano Battaglia, Nicola Bisinella, Matteo Bizzotto, Eleonora Caon, Gianluca Cecchin, Sabrina Frighetto, Chiara Geremia, Emanuele Guidolin, Palmina Nocera, Aurora Rebellato, Paolo Stragliotto, Giulia Vanin, Angelo Zen e Alessandro Zilio. Per approfondire tematiche e informazioni sui candidati è disponibile la pagina ufficiale Facebook.