Concessioni balneari, intesa di maggioranza raggiunta
Alla fine il Governo ha trovato l’intesa su uno dei temi più spigolosi del ddl Concorrenza, quello sugli indennizzi per i balneari. A sbloccare il dossier l’eliminazione dal testo dei riferimenti alle modalità di calcolo degli indennizzi ai concessionari uscenti. Nel testo concordato dalla maggioranza viene confermata la proroga delle concessioni al 31 dicembre 2024 nel caso in cui emergano contenziosi o difficoltà nell’espletamento delle gare.
Il testo finale rimanda ai decreti attuativi la definizione degli indennizzi, senza riferimenti all’avviamento dell’attività, al valore dei beni, a perizie e scritture contabili. Ora quindi l’emendamento passerà alla commissione Bilancio del Senato per il parere e l’approvazione della commissione Industria che completerà l’esame del ddl concorrenza.
Le reazioni delle forze politiche: tuona l’opposizione, con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che definisce l’accordo ridicolo e vergognoso. “Rimandare la questione degli indennizzi addirittura al governo, con il rischio che questi vengano osteggiati dalla Commissione Ue e non vedano mai la luce, vuol dire lasciare totalmente senza tutele i concessionari attuali che si vedranno in buona parte espropriate le loro aziende a favore delle multinazionali straniere” ha sottolineato la Meloni, aggiungendo: “Ora lo Stato espropria i privati a vantaggio di altri privati, più grandi e più forti”. “Abbiamo lavorato per la soluzione”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini. Il Pd invece sostiene l’intesa come un punto di equilibrio molto avanzato per definire una normativa ragionevole e sottolinea la necessità di accelerare sulle riforme.
Adesso si tenterà di trovare un accordo sul fisco. Palazzo Chigi starebbe convocando i rappresentanti della maggioranza per una riunione questa sera. L’obiettivo del governo sarebbe chiudere anche sulla delega fiscale, che sarà l’oggetto della riunione di questa sera con il sottosegretario Roberto Garofoli.