Elezioni Thiene, Scanavin: “Riorganizzare il personale negli uffici comunali per gestione bandi e Pnrr”
Mancano pochi giorni alle elezioni amministrative di Thiene con cinque candidati che grazie ai loro programmi cercano di conquistare la poltrona da sindaco.
Daniele Apolloni, Manuel Benetti, Alberto Ferracin, Gianantonio Michelusi detto Giampi e Giulia Scanavin aspettano con ansia per vedere se uno di loro sarà eletto al primo turno con il 50 per cento più uno dei voti degli elettori o se in due dovranno andare al ballottaggio, previsto per il 26 giugno, sfidandosi in un duello diretto.
Per facilitare il lavoro degli elettori, abbiamo deciso di porre alcune domande a tutti i candidati pubblicandole in base alfabetico considerando il cognome del candidato (manca Daniele Apolloni, che ha scelto di non rispondere alle nostre domande.
E’ il turno di Giulia Scanavin, che corre con tre liste: Orizzonte Thiene Giulia Scanavin Sindaco per Thiene, Liberi a Destra Thiene e Giulia Scanavin Sindaco per Thiene.
Quali sono le tre principali criticità di Thiene e come intende risolverle?
“Ce ne sono purtroppo molte da segnalare. In primis, in tema di sanità, l’ospedale di Santorso ed i servizi al cittadino ad esso collegati. Il sindaco è infatti per legge “autorità Sanitaria” e dovrà attuare tramite un corretto esercizio della Conferenza dei Sindaci, un’attività contrattuale sia nei confronti dell’Ulss che della Regione Veneto, avanzando proposte operative tese a rivalutare sia l’ospedale di Santorso (assistenza h24 per il servizio 118, l’emodinamica e stroke unit) che al territorio thienese. In questa logica mi impegnerò affinché l’attività di presidio svolta presso l’ex ospedale Boldrini sia valutata ed eventualmente intervenire per garantire ulteriori prestazioni sanitarie di primo livello con una continuità assistenziale di qualità h24, in modo da ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso. Ridefinizione dei reparti per la qualificazione certa di ospedale “spoke”, al pari di Bassano. Una visione integrata ed unitaria tra ospedale e distretto con criteri e modelli per favorire la mobilità di équipe e professionisti in rotazione su tutti i presidi ospedalieri. Rinforzo della medicina del territorio e dei medici di base. Completamento del polo di medicina generale nello stabile dell’ex Liceo Scientifico in via Carlo del Prete. Costituzione di un tavolo permanente comunale per la salute e la sanità che possa essere un organismo tecnico di supporto all’azione politica ed alla governance dell’Amministrazione e di dialogo propositivo con il direttore generale dell’Ulss 7 e il direttore dell’ospedale di Santorso.
E’ necessario poi, strategicamente, porre rimedio all’annoso problema della viabilità e del relativo Piano del traffico, aggiornato nel 2008 e non prevede uno studio del traffico in centro storico, oltre a presentare pochi riferimenti sulla mobilità sostenibile. E’ importantissimo utilizzare questo strumento di pianificazione strategica ed i fondi ad esso collegati (provinciali e non solo), in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni). Gestione del patrimonio edilizio comunale, con particolare attenzione alla manutenzione e valorizzazione al fine di renderlo fruibile ai cittadini ed associazioni. I lavori di riqualificazione di Palazzo Cornaggia sono in corso da vent’anni. Occorre individuare un progetto unitario con la biblioteca per la creazione di un polo della cultura da utilizzare anche per i giovani vista la vicinanza con gli istituti superiori. Villa Fabris sarà da gestire direttamente, per eventi ed attività culturali, tenendo conto del potenziale del parco da riqualificare come spazio aperto per eventi in prossimità del centro storico. Immobili e aree pubbliche, quali ad esempio l’ex Nordera, devono essere gestiti in modo da consentirne l’utilizzo a favore dei cittadini, secondo finalità da individuare con la compartecipazione della cittadinanza ed associazioni. L’edilizia scolastica è una delle criticità su cui investire per riqualificare gli immobili ormai datati, tale per cui sono necessari interventi di riqualificazione energetica oltre che di miglioramento sismico in modo da renderle sicure e più funzionali. Tutte le scuole primarie e secondarie devono essere sottoposte ad interventi organici di riqualificazione energetica, al fine di renderle funzionali e sicure per i nostri figli. Intendo ridurre il traffico grazie ad un sistema di bretelle nei vari quadranti, senza nodi critici, riducendo gli incidenti e l’inquinamento. Priorità deve essere assegnata alla realizzazione della bretella quadrante sud, in modo da collegare direttamente il casello dell’autostrada e separare così il traffico di attraversamento da quello di accesso alle attività commerciali dell’area. E’ necessario il riordino urbanistico dell’area commerciale del quadrante sud in modo da risolvere il nodo creatosi lungo la direttrice che collega Vicenza, con separazione del traffico di attraversamento da quello di accesso alle attività commerciali, la creazione di percorsi ciclo pedonali che consentano il collegamento in sicurezza dai quartieri limitrofi e dalle frazioni. Va riordinato il sistema dei trasporti pubblici locali e scuolabus, con revisione dei percorsi in modo da renderli funzionali alle esigenze degli utenti, riduzione dei tempi di percorrenza, miglioramento delle dotazioni di parcheggi e dei servizi per le stazioni dei treni e autobus, favorendo l’utilizzo dei mezzi pubblici per decongestionare il traffico. Manca una rete di piste ciclabili che consentano la mobilità sostenibile dai quartieri limitrofi e frazioni che sia collegata alla rete di piste ciclabili dei Comuni contermini, in modo da spostarsi in sicurezza all’interno del territorio e decongestionare così il traffico. Molti tratti di strade restano in pessimo stato di conservazione. Nel sottopasso a sud è necessario rivedere il sistema di smaltimento delle acque meteoriche come pure il completamento della segnaletica stradale. Servono attraversamenti pedonali rialzati in sicurezza come nelle zone del centro in prossimità degli accessi alle scuole, dove manca pure la manutenzione della segnaletica orizzontale, probabilmente per mancanza di programmazione per la sicurezza. In ambito di Sicurezza, con il taglio dei fondi alla Polizia Municipale deciso dall’attuale amministrazione comunale la cittadinanza percepisce un senso di insicurezza palpabile. E’ necessario implementare i varchi presenti in città, insistere sul tema del Commissariato della Polizia di Stato che porterebbe sicuramente a controlli più efficaci e ad implementare le misure di prevenzione. Intendo incrementare la videosorveglianza in città ed attuare concretamente il presidio in stazione ferroviaria, con la volontà di un nuovo insediamento presso la stazione delle corriere, che sarebbe poi un progetto considerevole per tutta la città”.
C’è qualcosa che vuole cambiare rispetto all’amministrazione del sindaco Casarotto? C’è qualcosa che porterebbe avanti con particolare attenzione e impegno?
“Intendo riorganizzare gli uffici comunali e le risorse umane ad essi collegate, investendo urgentemente su un particolare distretto che dovrà avere le competenze e la capacità di redigere tutta la parte relativa ai bandi europei, nazionali e Pnrr che sono fondamentali per un rilancio urbanistico, energetico e strutturale della città. Pensiamo al tema delle comunità energetiche. E’ necessario uno sportello per fragilità, sanità e disabilità: spesso questioni semplici come la prenotazione di una visita medica, un chiarimento su una bolletta o una difficoltà soggettiva non trovano aiuto immediato, che tale sportello può offrire. Istituzione di un fondo per il caro bollette; i nostri cittadini devono percepire la casa municipale come amica. Inoltre effettuerei una revisione del piano degli interventi che preveda un aggiornamento mirato ad un abbassamento degli oneri connessi al grado di riqualificazione raggiunto, sia sul piano di ristrutturazione sia sul piano dell’efficienza energetica raggiunta”.
Pensando ad una Thiene del futuro, quale sarebbe un progetto importante da avviare? Quale sarebbe il primo provvedimento che porterebbe in consiglio comunale?
“Coinvolgeremo le scuole attraverso delle borse di studio, per la riprogettazione delle aree depresse e dismesse. Saremo pronti così con la fase progettuale che modificheremo in tempi brevi per la partecipazione poi diretta agli svariati bandi di gara che nel tempo abbiamo perso. Mi concentrerò sull’implementazione di spazi sociali per i giovani, la riqualificazione dell’intera area Nordera attraverso lo studio di fattibilità del progetto presentato molto tempo fa dal comitato di quartiere erroneamente snobbato, pista da motocross, piano piste ciclabili interconnesse, riqualificazione delle piastre sportive nei quartieri e frazioni. Non porterò ali di farfalla in centro a Thiene”.
L’eventuale squadra di giunta sarà composta da candidati presenti nelle liste o potranno esserci figure esterne?
“Con i candidati consiglieri che mi sostengono, ci siamo concentrati esclusivamente e approfonditamente sullo studio dei problemi della città e sulle soluzioni concrete e fattibili. Non si è mai discusso di poltrone o altro. Sugli incarichi di giunta ogni valutazione sarà fatta a tempo debito”.
Le ‘previsioni’ e i calcoli raccontano di un possibile ballottaggio tra Michelusi e Benetti. In tal caso lei chi appoggerebbe? E se al ballottaggio ci andasse Scanavin contro Michelusi, chi vorrebbe come alleato?
“Non teniamo in gran conto le previsioni fondate sulle opinioni personali di pochi, spesso già schierati. Non so chi abbia fatto calcoli o abbia dati alla mano. Noi no. Dopo il 12 potremmo affrontare il discorso seriamente, tenendo conto del vero giudizio espresso dagli elettori”.
Perché un elettore dovrebbe votare Giulia Scanavin?
“Ritengo di essere intellettualmente onesta, coraggiosa, anche a costo di non accettare compromessi di convenienza. Non abbiamo alle spalle burattinai che rappresentano le élite economiche nascoste e posso dirmi in questo senso, sono libera rispetto a tutti gli altri. Come donna credo di poter rivolgermi alla città, con profonda sensibilità ed attenzione che sono tipiche di uno sguardo femminile. Non credo poi di dire un’eresia o di offendere il cosiddetto sesso forte, se sostengo che la vita quotidiana di una donna sposata con figli e lavoratrice, con un carico predominante nella cura domestica, le imponga di essere estremamente duttile, organizzata e pronta a rispondere tempestivamente ad ogni incombenza. Questa dote connaturata a noi donne può e deve essere spesa utilmente anche a beneficio della comunità”.