Ucraina candidata ad entrare nell’Unione Europea. Putin: sanzioni inutili
L’Ucraina ha ottenuto lo status di paese candidato ad entrare nell’Unione Europea. Ad annunciarlo è stata la presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen, spiegando che “molto si è fatto ma molto resta da fare per ingresso nell’Unione”. La stessa raccomandazione è stata espressa per la Moldavia “a patto che faccia una serie di riforme”, mentre per la Georgia è stato raccomandato di concederle “una prospettiva europea, ma di valutare se rispetta una serie di condizioni prima di dare lo status di candidato”.
Alti funzionari europei hanno però raccomandato pazienza, dichiarando che “l’adesione all’Europa di Ucraina e Moldavia è un processo lungo, doloroso e dinamico ed è un processo in cui anche l’Ue deve procedere con il suo percorso di riforma istituzionale”. Per portare un esempio pratico hanno ricordato il caso della Polonia che “ci ha messo 10 anni, dal 1994 al 2004, a passare dal riconoscimento di Paese candidato all’ingresso nell’Unione”.
Scettica la Russia. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov “la candidatura dell’Ucraina per l’adesione all’Unione Europea richiede l’attenzione acuta della Russia, dato il rafforzamento dell’elemento di difesa dell’Unione Europea”.
Duro come sempre Vladimir Putin nella sua reprimenda dal Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo: “L’Occidente mina intenzionalmente le fondamenta internazionali in nome delle loro illusioni geopolitiche, l’era dell’ordine mondiale unipolare è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo. L’attuale scopo della russofobia rappresenta un tentativo di isolare e cancellare una Russia ribelle verso l’Occidente”. Putin ha definito folli e sconsiderate le sanzioni contro la Russia, il cui unico scopo è schiacciare l’economia interna anche se non hanno funzionato. E sull’attuale situazione, il Capo del Cremlino ha dichiarato: “porterà a un’ondata di radicalismo e in prospettiva ad un cambiamento di élite”.