Zelensky: “Ci servono armi ed equipaggiamenti moderni”. Mosca, stretta su forniture gas all’Europa
117esimo giorno di conflitto in Ucraina. Due civili sono stati uccisi e 12 feriti durante un attacco missilistico russo nella regione di Donetsk, tre bambini feriti nei bombardamenti su Kharkiv. Secondo l’esercito ucraino, le Forze armate russe si stanno preparando a lanciare un’offensiva contro la città di Sloviansk, nel Donetsk. Il New York Times ha intanto rivelato come nella sua “operazione speciale” in Ucraina, la Russia abbia utilizzato almeno 210 munizioni appartenenti a tipologie ampiamente messe al bando dai trattati internazionali, che pongono un grave rischio per i civili per decenni anche dopo la fine della guerra”.
Il presidente ucraino Zelensky intervenendo in video-collegamento al Global Policy Forum dell’Ispi, all’Università Bocconi di Milano ribadisce: “L’Ucraina ha bisogno di aiuto: rifornimenti, alimenti, armi, equipaggiamenti moderni. Non daremo via il sud a nessuno, riprenderemo tutto ciò che è nostro e il mare sarà ucraino e sicuro. L’Unione europea ci consideri un partner alla pari. Poi Zelensky ha aggiunto: “Sono in corso dei negoziati difficili per sbloccare i porti ucraini dove milioni di tonnellate di grano non possono attualmente essere esportate in Africa a causa del blocco della flotta russa nel Mar Nero. La crisi alimentare nel mondo durerà finché questa guerra coloniale continuerà”. Oggi Josep Borrell, in Lussemburgo per il consiglio per gli affari esteri, si è detto sicuro che l’Onu troverà un accordo per sbloccare il grano.
In merito alla risoluzione di maggioranza su cui lavora il governo, Zelensky ha infine lanciato un appello all’Italia: “Per favore, sosteneteci”. Il leader ucraino ha infine ringraziato Roma per il sostegno, aggiungendo: “L’Italia dovrebbe essere tra i garanti di sicurezza”.
La Russia conferma la stretta sulle forniture di gas all’Europa rifiutando l’offerta dell’Ucraina di prenotare maggiore capacità di transito attraverso i suoi gasdotti per compensare i minori flussi attraverso il Nord Stream, la principale rotta del gas russo verso l’Europa. Come riportato da Bloomberg, Gazprom ha deciso di non prenotare capacità extra per luglio nell’asta odierna, lasciando trasparire l’intenzione di proseguire nel giro di vite che ha portato i flussi al 40% della capacità attraverso il Nord Stream.