Autonomia, la pre-intesa in… camera anche il sostegno delle Unioncamere alleate
Il “profumo” d’intesa, tra le regioni bramose di autonomia e il governo italiano, piace alle Unioncamere di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Lo dichiarano attraverso un comunicato congiunto i tre vertici delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, a margine della sigla della pre-intesa concretizzata ieri a Roma, a Palazzo Chigi, dopo l’incontro tra le delegazioni regionali “alleate” e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianclaudio Bressa. L’accordo preliminare, firmato per il Veneto dal governatore Luca Zaia, costituisce un nuovo step del negoziato, un lungo percorso intrapreso con il referendum dello scorso autunno.
Un’intesa definita “positiva per una maggiore autonomia” da Unioncamere considerando che – sempre secondo la nota congiunta diramata dai tre presidenti regionali -, le tre realtà generano complessivamente il 40,5% del Pil e il 54,5% dell’export italiano. Assieme, quale Una sorta di macroregione che rappresenta una delle aree economicamente più evolute e trainanti le economie europee. “Siamo consapevoli che l’intesa sottoscritta rappresenta solo una tappa del percorso, si vuole tuttavia rimarcare positivamente il cammino già fatto dalle tre regioni che, pur partendo da diverse scelte di metodo, referendario per le prime due – ndr Veneto e Lombardia – e per iniziativa dell’assemblea legislativa nel terzo caso, le hanno viste convergere su un unico documento nel quale sono condivise le materie sulle quali viene avanzata la richiesta di autonomia. Come pure va apprezzato che il Governo e le tre regioni abbiano condiviso una volontà politica che, in tempi celeri, ha saputo fissare obiettivi chiari e una direzione certa al progetto”.
La marcia verso l’autonomia incamera, è proprio il caso di esprimerlo con un gioco di parole, anche il sostegno anche del sistema camerale, dunque, un appoggio definito energicamente come “incondizionato all’iniziativa, anche nei successivi passaggi istituzionali, e conferma l’impegno a fare la propria parte, nei ruoli, nelle funzioni e con le risorse attribuitegli dal recente riordino di cui al DL 219/2016, mettendo a disposizione le proprie esperienze e competenze, da integrare nelle politiche e strategie regionali”.
A firmare il documento il presidente veneto Mario Pozza in calce ai pari ruolo Gian Domenico Auricchio (Lomardia) e Alberto Zambianchi (Emilia Romagna).