Giappone, spari contro l’ex premier Shinzo Abe. Media: “Non mostra segnali vitali”
L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe durante un discorso a Nara (Giappone centrale) durante la sua campagna elettorale, dopo essere stato colpito da un’arma da fuoco è crollato a terra. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Abe è stato raggiunto alla schiena da due colpi sparati a distanza ravvicinata, a tre secondi l’uno dall’altro. Per i media locali, che citano le autorità, “sembrerebbe non mostrare segnali vitali” nei primi esami fatti sulla funzionalità di cuore e polmoni. L’episodio è avvenuto intorno alle 11:30 locali, le 4:30 in Italia.
Il presunto responsabile della sparatoria è Tetsuya Yamagami, un uomo di 41 anni originario della zona in cui è avvenuto l’attentato. Si tratta di un ex membro delle Forze di autodifesa marittime, la Marina nipponica. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’aggressore, armato con un fucile semiautomatico pare di fattura artigianale, avrebbe ferito anche altre persone. Il governo giapponese ha confermato che “un uomo, ritenuto essere l’attentatore, è stato preso in custodia” e ha aggiunto che le condizioni di Abe “al momento non sono note”.
L’ambasciatore americano a Tokyo, Rahm Emanuel, ha affermato di essere “rattristato e scioccato” per l’attacco contro l’ex primo ministro Abe. “Abe-san – ha aggiunto – è stato un leader eccezionale del Giappone e un alleato incrollabile degli Usa. Il governo degli Stati Uniti e il popolo americano stanno pregando per la sua vita, la sua famiglia e il popolo giapponese”.