La benedizione e le raccomandazioni di… rito per cento motociclisti
Un rombo dei motori al posto dell’amen al termine della tradizionale benedizione delle motociclette che ha aperto la stagione motociclistica vicentina. Domenica scorsa a Sandrigo appuntamento sul sagrato della chiesa di S. Filippo e s. Giacomo per un centinaio di motociclisti e per i loro fiammanti e multicolori bolidi di varie cilindrate, ritrovatisi – nonostante la giornata gelida e solo qualche timido raggio di sole – per ricevere da don Giovanni Sandonà, “armato” di un piccolo megafono, la solenne benedizione e un più profano augurio di buon divertimento nei mesi primaverili ed estivi a venire. Oltre alle raccomandazioni di… rito.
Un evento che da quasi vent’anni il Motoclub Sandrigo organizza per i propri soci – circa 80 nell’annata 2017 – ma aperta a tutti gli amanti delle due ruote, con infatti parecchi bykers accorsi da ogni angolo della provincia alla cerimonia dopo aver aperto i garage, oliato i motori, rispolverato la sella e lucidato le carrozzerie. Il meteo inclemente dei giorni precedenti aveva fatto temere il rinvio della data prevista ma il raduno alla fine è filato lascio, come assicura il presidente del Motoclub locale Franco Bedin: “Abbiamo portato un centinaio di moto in piazza e poi buona parte al rinfresco che abbiamo allestito nella sede di Lupia nelle ex scuole elementari. Una giornata riuscita nonostante il clima, in passato siamo arrivati anche a 250 presenze ma teniamo conto che tanti amici non hanno ancora attivato le assicurazioni stagionali e altri sono stati scoraggiati dal maltempo dei giorni precedenti”.
Parte dei piloti, infatti, attendono almeno 1 aprile o il 1 giugno per accedere alle trimestrali o semestrali in vista della bella stagione, anche se i motociclisti più temprati e arcigni non temono affatto il rigido inverno e non resistono all’astinenza, saltando in sella dodici mesi all’anno. Nel Vicentino si tratta della prima benedizione dei motori in programma nel 2018, ne seguiranno altre nei prossimi mesi organizzate dai vari motoclub federati con la Fmi (Federazione Motociclistica Italiana) sparsi per la provincia, notoriamente terra ricchissima di appassionati rampanti e “rombanti”