Brexit. May: “con l’uscita dall’Ue recupero del controllo delle frontiere”
“Londra – ha specificato May – deve avere il controllo delle sue frontiere“. La Premier ha quindi evocato la necessità di un “meccanismo indipendente d’arbitrato”, un organismo terzo, poiché non può essere la corte “di una delle parti” a dirimere future dispute commerciali.
Nel suo discorso la premier Tory ammette che il governo britannico non potrà ottenere “tutto quello che vorremmo” nei negoziati con Bruxelles e le cose cambieranno in particolare quando “usciremo dal mercato unico”.
Si tratta di fatto del riconoscimento della necessità di rinunciare a ogni velleità di ‘cherry picking’ per il Regno Unito nelle future relazioni con l’Ue, cioè di un rapporto con Bruxelles disegnato su misura sulle esigenze inglesi, scartando i lati onerosi dell’appartenenza all’Unione. La premier Tory evoca poi un possibile accordo di convergenza post-Brexit sulle regole Ue in alcuni settori, ma “divergenze” in altri.
May ha aggiunto che “la La Brexit ridurrà l’accesso al mercato unico, su certi aspetti”, mentre a proposito delle polemiche sull’Irlanda del Nord, ha dichiarato che “come primo ministro di tutta la Gran Bretagna non lascerò che la Brexit cancelli gli storici progressi in Irlanda del Nord, né permetterò che niente danneggi l’integrità della nostra preziosa Unione”.