Mercoledì il voto di fiducia alle Camere
Quelle che mercoledì terrà Draghi alla Camera e al Senato saranno “comunicazioni fiduciarie” quindi con intervento del Primo ministro, discussione e voto nominale su risoluzioni di fiducia. A chiarirlo è stato il presidente della Camera Roberto Fico alla conferenza dei capigruppo. La riunione è stata aggiornata a domani alle 16.30 dopo quella del Senato, per decidere gli orari.
Il presidente della Camera Fico ha chiarito che a fronte di un rinvio alle Camere da parte del Presidente della Repubblica, sono previste “comunicazioni fiduciarie”. Quindi dopo l’intervento di Draghi vi sarà la discussione generale, la presentazione di risoluzioni e il voto con chiama uninominale. Per quanto riguarda il fatto se debba votare prima il Senato o la Camera, il meccanismo cosiddetto della “culla” imporrebbe che sia prima l’Assemblea di palazzo Madama a esprimersi. Tuttavia il centrosinistra ha fatto presente che è stato a Montecitorio, con il non voto di M5s sul voto finale al decreto Aiuti, che si è aperta politicamente la crisi, ed ha chiesto quindi che sia Montecitorio ad esprimersi per prima. Questione che verrà risolta dai Presidenti Fico e Casellati.
Il mondo dell’associazionismo lancia un “appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di Governo”. Esprimendo “profonda e sincera preoccupazione”, sottolineano che “la drammaticità del momento e le tante domande di dignità della società non abbiano bisogno di una crisi perché ne uscirebbero ancora più compromesse”. Il documento è firmato da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l’Unità, ed è aperto ad altre sottoscrizioni.
Dopo gli appelli di sindaci e imprenditori, arriva anche quello dei rettori e dei presidi affinché il presidente del Consiglio Mario Draghi resti alla guida del governo.