Strage di via D’Amelio, Mattarella: “Indispensabile anelito di verità”. Le iniziative a 30 anni dalla strage
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel trentesimo anniversario della Strage di via D’Amelio ha dichiarato: “Paolo Borsellino, come Giovanni Falcone e altri magistrati, fu ucciso dalla mafia perché, con professionalità, rigore e determinazione, le aveva inferto un colpo durissimo, disvelando la struttura organizzativa e l’attività criminale. La mafia li temeva perché avevano dimostrato che non era imbattibile e che la Repubblica era in grado di sconfiggerla con la forza del diritto. Nel trentesimo anniversario del terribile attentato di via D’Amelio, desidero rendere omaggio alla sua memoria e a quella degli agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, che con lui persero la vita a causa del loro impegno in difesa della legalità delle istituzioni democratiche”.
Nell’anniversario tante le iniziative organizzate in ogni parte della Sicilia e in altre regioni del Paese in memoria del giudice Paolo Borsellino e dei 5 agenti di scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) assassinati nella strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992. Si tratta di manifestazioni, dibattiti, mostre, spettacoli teatrali e fiaccolate.
Nell’area arrivi dell’aeroporto ‘Fontanarossa’ a Catania è stata allestita la mostra fotografica dell’Ansa con testi e immagini, intitolata ‘L’eredità di Falcone e Borsellino’ che il 20 maggio era stata installata anche nello scalo di Palermo intitolato ai due magistrati.
Alle 16:59, l’ora dell’attentato, nell’isola di Favignana, si svolgerà l’incontro “Non li avete uccisi” per ricordare le vittime di via D’Amelio. A Reggio Calabria nello spazio adiacente l’ingresso del Castello aragonese è stata installata una “panchina della memoria” con la frase di Borsellino “se la gioventù le negherà il consenso, anche la mafia svanirà come un incubo”. In piazza della Scala a Milano, alle 19:30 organizzato dal coordinamento cittadino di FdI, un concerto di pianoforte con brani eseguiti dal maestro Alfonso Di Rosa accompagnati da letture contro la mafia pronunciate da Borsellino. In serata invece la tradizionale fiaccolata da Piazza Vittorio Veneto in via D’Amelio organizzata dal Forum 19 luglio.
A pesare sulle celebrazioni è la recente sentenza del processo a Caltanissetta sul cosiddetto depistaggio (prescrizione per due poliziotti e assoluzione per il terzo) che ha creato amarezza tra i familiari delle vittime. A tal proposito Salvatore Borsellino, fratello del magistrato, dice: “Avremmo voluto celebrare il trentesimo anniversario con una vittoria sulla mafia e quindi con la scoperta della verità, purtroppo sarà anche quest’anno solo un appuntamento rimandato”.
Salvatore Borsellino prosegue: “Sono stati celebrati numerosi processi ma ancora attendiamo di conoscere tutti i nomi di coloro che hanno voluto le stragi del ’92-’93. Abbiamo chiaro che mani diverse hanno concorso con quelle di Cosa Nostra per commettere questi crimini ma chi conosce queste relazioni occulte resta vincolato al ricatto del silenzio”. Poi avverte: “Ora chiediamo noi il silenzio. Silenzio alle passerelle. Silenzio alla politica. Perché invece di fare tesoro di ciò che in questi trent’anni è successo, ci accorgiamo che la lotta alla mafia non fa più parte di nessun programma politico”. E spiega che “quest’anno la nostra giornata di memoria si intitolerà ‘Il Suono del Silenzio’ e poiché niente deve poter rompere questo silenzio, se non la musica, ci sarà in Via D’Amelio soltanto una pedana sopra la quale ci sarà un grande violoncellista, Luca Franzetti”.