Femmina di cervo (allattante) investita e uccisa in strada da un’auto. A rischio i cuccioli
Un esemplare di femmina di cervo è stato investito ieri notte in campagna tra Malo e la frazione di Molina, in via Colleoni, proprio di fronte all’abitazione del sindaco maladense Moreno Marsetti. Illeso l’automobilista investitore suo malgrado, un vicentino del posto che si è trovato davanti l’animale selvatico all’improvviso all’una dell’altra notte, senza poterla evitare.
Si tratta di un imprenditore locale – N.P. le sue iniziali – che viaggiava da solo di rientro verso casa a bordo di un’Audi A5. Assai dispiaciuto per l’accaduto e aiutato proprio dal primo cittadino accorso in strada, a maggior ragione dopo che gli operatori della polizia provinciale lo hanno informato che si trattava di una “neomamma” in fase di allattamento dei propri cerbiatti nati da poche settimane.
Per la femmina di cervo non c’è stato nulla da fare per salvarla dopo l’urto con l’auto, a sua volta danneggiata nella parte frontale dall’impatto con l’ostacolo improvviso. L’ungulato di grosse dimensioni è rimasta esanime subito sul ciglio della strada dopo il contraccolpo, fino a quando il corpo è stato recuperato dal personale specializzato inviato sul posto. Del peso di circa 80-90 chili, l’esemplare adulto aveva 5 anni di età. A forte rischio la sopravvivenza del cucciolo, o forse più di uno, che probabilmente si trovava vicino alla madre al momento dell’investimento, salvo poi allontanarsi per la paura.
L’episodio risale alla notte tra martedì e mercoledì, reso noto nella giornata di ieri proprio dal primo cittadino di Malo: per essere presente sul posto è semplicemente uscito di casa attirato dai rumori esterni. L’animale vittima dello scontro sulla strada provinciale 48, infatti, sarebbe balzato in strada in piena oscurità proprio dal giardino attiguo all’abitazione di Marsetti, sbucando dalla siepe.
Sul posto in un primo momento sono arrivati i carabinieri operativi a quell’ora di notte della compagnia di Schio, trattandosi di un sinistro stradale. Per poi affidare alla polizia della Provincia di Vicenza le operazioni di rimozione della carcasse della cerva, scesa fino in pianura dai boschi collinari probabilmente per la scarsità d’acqua, guidata dall’istinto che l’avrebbe portata a seguire a valle il corso del torrente Timonchio. Un fattore pericoloso, questo, sia per l’incolumità degli animali di boschi che per gli utenti della strada, trattandosi di un habitat non naturale per i primi, foriero di insidie come dimostra il fatto qui descritto.