Superstrada Pedemontana, Lorenzoni: “Mancano oltre 130 milioni all’anno di pedaggi”
Una arteria importante ma molto costosa, impattante sul territorio da un punto di vista ambientale e ora anche a rischio deficit. A sollevare il dubbio (e a chiedere chiarimenti) sulle sorti della Superstrada Pedemontana Veneta è Arturo Lorenzoni, portavoce di tutta l’opposizione in Consiglio Regionale, dopo che proprio apre al traffico la variante di Signoressa, a Trevignano (Treviso).
“I conti della nuova Superstrada, osannata a più riprese dalla maggioranza di centrodestra in Regione, non tornano”. È il motivo per cui Lorenzoni, insieme al Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni ha presentato alla Giunta un’interrogazione a risposta immediata “per avere risposte certe sulla sostenibilità dell’opera stessa: in occasione della discussione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2021, durante la seduta di martedì, è emerso che uno dei punti critici del bilancio sono le effettive entrate derivanti dai pedaggi della Superstrada Pedemontana Veneta. Intendiamo essere messi a conoscenza, e vogliono saperlo soprattutto i cittadini veneti, di quali stime di traffico e di flussi finanziari in entrata disponga la Giunta per giustificare l’ottimismo nel 2023 e negli anni seguenti”.
“Le entrate dei pedaggi relative al 2021, ovvero 21,8 milioni di euro – spiega Lorenzoni – risultano molto lontane dai 153 milioni annui, da aggiornare in linea con l’inflazione galoppante, garantiti dalla Regione agli investitori privati della SIS a partire dal completamento dell’opera. L’assessore Francesco Calzavara, competente in materia, si è mostrato fiducioso rispetto all’incremento dei flussi di traffico ad infrastruttura ultimata. Tuttavia martedì scorso non ha portato in Aula dei dati concreti di previsione”. “Mi auguro li abbiano – conclude Lorenzoni – perché gli oltre 130 milioni all’anno che mancano sono una cifra pesante per il bilancio regionale”.