Trovata un’intesa tra Russia ed Ucraina sul grano, firmato accordo ad Istanbul
Raggiunto un accordo tra Mosca e Kiev per risolvere la crisi del grano. Oggi ad Istanbul verrà firmato un accordo tra Russia ed Ucraina per permettere alla navi ucraine di poter lasciare il Mar Nero per poter esportare il cereale in Europa.
Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, che cita una fonte anonima, l’accordo sull’esportazione di grano dall’Ucraina attraverso il Mar Nero prevede la creazione di corridoi da Odessa e da altri due porti ucraini: Chornomorsk e Yuzhny. Secondo l’interlocutore “Sono stati creati corridoi sicuri da Odessa e da altri due porti ucraini”. L’intesa inoltre non prevede la scorta militare delle navi mercantili, le due parti si impegnano a non attaccarle ed il passaggio verrà supervisionato da un gruppo di monitoraggio sotto l’egida delle Nazioni Unite a Istanbul.
Come conseguenza dell’accordo, il calo del prezzo del grano che torna ai livelli pre conflitto. Il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5mila staia come il 16 febbraio, una settimana prima dell’invasione dell’Ucraina ed in calo del 2,64%. Stessa dinamica del grano duro: -2,32% a 841,25 dollari per 5mila staia.
In Italia Coldiretti tira un sospiro di sollievo. Secondo la stima dell’Associazione dei coltivatori, in Italia arriveranno quasi 1.200 tonnellate di mais per l’alimentazione animale, grano tenero per la panificazione e olio di girasole dall’Ucraina. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini spiega: “L’Italia è costretta a importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che hanno dovuto ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni”.